di Cesare Giuffrè

Sul suo giornale,  che leggo quotidianamente, non ho mai voluto entrare in argomenti prettamente politici. Questo perché non vivendo a Lipari e non conoscendo bene tutte le problematiche del luogo rischierei di commettere degli errori. Oggi però, anche se marginalmente mi sento in dovere  di esprimere il mio pensiero, che pur non essendo politico, lambisce senz’altro due persone impegnate in tal senso. Faccio riferimento all’articolo del signor Rossano Giorgi. Non entro nel merito del contendere dello stesso con il signor Pietro Lo Cascio, che per altro non conosco, ma su alcune affermazioni non condivisibili e poco comprensibili che mi spingono a porre tre domande al signor Giorgi. Reputa forse questo signore che solo una laurea sia garanzia di buonsenso? Vede incompatibilità tra l’essere persona per bene e figlio di papà? E’ convinto che chi lavora non sia in grado di far politica? Termino confessando al signor Giorgi, cosi può dormire tranquillamente, che non ho nessuna laurea, ho sempre lavorato, faccio politica e mi reputo una persona per bene anche se figlio di papà.