di Onofrio Zaia

Recentemente, in un argomento trattato,  ho sentito la frase “dimenticati da Dio”. Voglio precisare che siamo noi che abbiamo dimenticato Dio comportandoci come se Egli non esistesse violando il Decalogo dato a Mosè; ma quando Dio dimenticato lascia si ha l’olocausto “Auschwitz”. L’attuale Pontefice Benedetto XVI in visita circa tre anni fa al luogo dell’olocausto accompagnato da un israeliano, avvicinatosi al punto del maggiore orrore, dopo breve forse rflessione, si domandò: “Dov ‘era Dio”; rispose l’israeliano: “Dio non c’era”; Israele, il popolo eletto, aveva troppo dimenticato Dio, per il denaro; ma noi cristiani, noi, non abbiamo anche noi dimenticato Dio!?  (diamo uno sguardo intorno, cosa sta succedendo sul pianeta terra, pensando a sgambettare in ogni modo e con ogni mezzo il vicino)  Ciò che maggiormente ferisce il cuore di Dio è il tradimento dei consacrati a lui, di quelli che ipocritamente si accostano alla Mensa Eucaristica (si sta celebrando ad Ancona il congresso eucaristico nazionale) come una cerimonia di farsi ogni domenica. Gesù venendo sulla terra povero tra i poveri, senza casa tra i senza casa ci portò  comandamenti nuovi. qiali “Amatevi l’un con l’altro come io ho amato voi” (fino all’ignominioso sacrifico sul Calvario), “ama il prossimo tuo come te stesso”, non sparetevi l’un con l’altro.