LIPARI – “Cento anni di storia” attraverso la carrellata di foto di Claudio Merlino.

La mostra che ha suscitato non poche emozioni, nostalgia e commozione, si può seguire nella sala parrocchiale di Canneto.

Tutti i periodi che hanno caratterizzato l’ultimo secolo, sono stati “immortalati” dalle immagini in bianco e nero.

Dalla guerra all’emigrazione degli eoliani alla volta dell’Australia e dell’America, dalla crisi delle Eolie alla lavorazione della terra e nelle cave di pomice, dal carretto con l'”asinello-tassinaro”, con passeggero un giovanissimo Renato De Pasquale, ai vecchi vaporetti ai nuovi – si fa per dire – traghetti di collegamento, dall’inizio dell’attività turistica alla terribile mareggiata del 1981 di Canneto, ai giorni di oggi.

Non potevano mancare le bande musicali (e in primo piano spicca l’indimenticabile maestro Pino Cullotta), e in tema di maestri non poteva non esserci “il professore” Bartoluzzo Ruggero con l’inseprabile mandolino, e ancora i momenti di festa sia religiosi (riconoscibile il Vescovo Di Salvo) e anche i matrimoni.

E ancora le squadre di calcio del Lipari e del Canneto, con gli indimenticabili Franco Scoglio, Umberto Mirabito, Franchino Monteleone, tanto per fare qualche nome dei liparoti che non ci sono piu’.

Sono anche riconoscibili – tra gli altri – Ciccio Corda, Totò Capitti, Aristide Mollica, Stefanino Mazza, Pino La Cava… e ovviamente il “grande Lipari” degli anni 70 di Puleo, Zanca, Gallo, Li Donni, Monteleone, Ferro, Cariello, Sardella, Merrina, Centorino, Basile e cosi’ via. 

Tante sono le facce “immortalate”. Dai sindaci dell’epoca (dal “recordman” Checchino Vitale a Tommaso Carnevale, al vice sindaco Bartolino Ferlazzo, a un Mariano Bruno ragazzino a Gino Spadaro e Armando Restuccia), all’ex presidente della Regione Giuseppe Campione,  a Gianni Silvestro, al papà di Spartaco Persiani, al giovanissimo Mike Bongiorno, villeggiante a Vulcanello e “ospite d’onore” all’inaugurazione del Turmalin, voluto dallo “scopritore e pioniere” Bartolino Famularo, alla preside Isabella Vainicher Conti, a Ninni Megna,  Lucio Costanzo e Raoul Di Perri che purtroppo non ci sono piu’.

E poi pescatori (con il “folkloristico” Turi Alivu) di Lipari e Canneto, contadini, cavatori, artigiani come quel personaggio di “Moneta”, 

Altri tempi. Altri uomini. Un tuffo nel passato che sicuramente lascia il segno. Nel bene e nel male…

E chissà oggi come commenterebbero il difficile momento che stanno vivendo le Eolie.

Chissà. Forse è meglio non pensarci…