LIPARI – Da undici giorni va avanti notte e giorno la protesta dei 38 ex lavoratori della pomice. Tra incatenamenti e presidio del palazzo comunale di via Falcone-Borsellino. Gli operai – come è ormai noto – intendono sollecitare un posto di lavoro. “Lo avevamo in una azienda solida – hanno rimarcato Mimmo Milanese, Bartolo Natoli, Luigi Rizzo, Tiziano Profilio – poi l’Unesco d’intesa con i governi nazionali e regionali ha inteso chiudere la cava di pomice per salvare l’ambiente e siamo finiti in mezzo alla strada. Tutti i vari enti – a qualsiasi livello – si erano impeganti a trovare una soluzione al nostro dramma occupazionale, ma sono rimaste solo le promesse e noi siamo qui da undici giorni ad attendere. Per noi, le nostre famiglie, i nostri figli sarà un Natale tristissimo. E la cosa piu’ assurda è che nessuno – dicasi nessuno – fino ad ora si è prodigato per risolvere il nostro dramma occupazionale”.