La Filt Cgil torna a ribadire la necessità di un confronto allargato sulla vicenda dei tagli ai collegamenti marittimi con le isole Eolie previsti dai nuovi bandi di gara. Già la scorsa settimana il sindacato si era mosso per scongiurare i rischi che ciò comporterebbe per l’occupazione e l’economia eoliana.

La principale paura, manifestata in quell’occasione dai rappresentanti dei lavoratori, riguarderebbe l’eventualità che tali bandi di gara avrebbero potuto disincentivare le società armatrici, che da tempo gestiscono i servizi, a parteciparvi.

Proprio tale eventualità, “in considerazione dell’assenza di precise garanzie da parte della Regione Siciliana a tutelare, in occasione di eventuali cambi di appalto la stabilità occupazionale degli attuali addetti“, si tradurrebbe immediatamente nella perdita di centinaia di posti di lavoro.

Ciò aveva portato il sindacato alla richiesta di un immediato e straordinario sforzo da parte del Governo Regionale e di quanti, Presidente e consiglieri provinciali, sindaci, assessori e deputati a vario titolo preposti, avessero potuto contribuire a determinare idonee soluzioni.

L’incontro c’è stato. Ma il sindacato, che già esprimeva sconcerto per l’assenza a tale confronto delle altre società armatrici, a parte la Siremar, che attualmente gestiscono proprio quei servizi, prosegue nella sua denuncia.

“La decisione – scrivono oggi – di non voler far partecipare, così come invece avevamo richiesto, le società armatrici che fino al prossimo 31 maggio gestiranno i collegamenti marittimi con le Isole Eolie, ha inevitabilmente reso improduttivo il confronto svoltosi ieri all’Assessorato Regionale Trasporti“.

“Le cifre – continua la Filt Cgil – messe in bilancio dal Governo Regionale non hanno avuto alcun incremento, nonostante l’adeguamento delle tariffe, avrebbero dovuto comportare una maggiore preoccupazione da parte di tutte le istituzioni e non determinare, come invece è stato, una sterile passerella all’insegna del ‘purtroppo è così’”.

“Anche se l’assessorato – prosegue nell’accusa – ha in questo modo inteso di assolversi la coscienza davanti alle inevitabili conseguenze per le Eolie e per l’intera provincia, restano e per intero tutti i problemi ripetutamente sollevati e che riguardano il diritto alla mobilità per i cittadini, le opportunità di sviluppo per il turismo alla vigilia della stagione estiva, la tenuta economica del territorio e, non ultimo, le garanzie occupazionali per i lavoratori marittimi, categoria tra l’altro sprovvista di ammortizzatori sociali“.

“La presenza delle aziende,- continua Pino Foti in rappresentanza della Cgil – a cui sia chiaro non si vuole garantire alcuna condizione di favore nell’espletamento delle gare, sarebbe però servita a superare la semplice illustrazione del danno  ed a conoscere in maniera dettagliata sia l’entità delle perdite occupazionali che i possibili correttivi da apportare nella gestione delle linee per limitare le difficoltà, mettendo così il Governo Regionale, quale maggiore responsabile, nella condizione di individuare idonee ed urgenti soluzioni“.

“Comprendiamo – scrivono ancora – che la concomitante stagione elettorale ponga serie ipoteche riguardo l’assunzione di precise responsabilità, e quindi circa l’individuazione di adeguate soluzioni, ma è impensabile che su quanto accaduto si tenti di far calare il silenzio, sapendo che all’indomani del 31 maggio i servizi saranno ridotti ed i lavoratori saranno licenziati“.

“Consideriamo – concludono – pertanto necessario uno sforzo eccezionale da parte di tutti i soggetti interessati e ribadendo quanto già esposto nelle nostre richieste precedenti, chiediamo l’attivazione di un immediato confronto di merito, preavvisando in caso contrario il ricorso ad azioni di protesta“.