Ginostra, il racconto del regista Cosimo Terlizzi

cterlizzi.jpgGinostra –  Cosimo Terlizzi, regista di Folder in concorso al primo festival italiano online del cinema documentario, visibile su www.viaemiliadocfest.tv: 

Video artista, performer, fotografo, documentarista…con quali linguaggi artistici si trova più a suo agio?

“Hanno per me la stessa importanza. Il mezzo cinematografico arriva a più persone la performance per sua natura è circoscritta a un pubblico più piccolo e a volte è un’azione che fai solo per te.
In ognuna di queste forme cerco di darmi con forza. In questi giorni mi trovo a Ginostra, un villaggio posto sotto lo Stromboli, ogni venti minuti il vulcano emette gas e lapilli, si sente il suo fiato. Davanti a me una pietra grande come una barca, pare sia stata lanciata dal cratere pochi anni fa. Ce ne sono altre sparse per tutta l’isola, ogni tanto una di queste colpisce una casetta. La vita qui scorre fatalmente, divisa tra il dilemma dei venti e delle eruzioni. Sulla parete davanti a me un calendario fermo al settembre 1930, l’anno in cui lo Stromboli è stato più distruttivo. I proprietari sono fuggiti via lasciando tutto qui. Nelle mie opere, nei lapilli che lascio in giro per il mondo, vorrei venisse fuori con ogni mezzo possibile i moti perpetui della bellezza e della distruzione”.

Ginostra, il racconto del regista Cosimo Terlizziultima modifica: 2011-10-30T12:25:25+01:00da leonedilipari
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