Il mega porto turistico di Imperia è un lavoro da 140 milioni euro, quasi lo stesso valore di quello di Lipari, però con 1293 posti barca di cui alcuni per l’approdo fino a 90 metri. Iniziato nel 2007 è quasi pronto.Dal 2010 è bloccato dall’inchiesta della Procura dopo un esposto Pd ligure . La Porto di Imperia Spa è divisa in tre quote, detenute dalla Acquamare (Bellavista Caltagirone) per il 33,3%, dal Comune di Imperia per un altro 33,3% e da un terzo gruppo di imprenditori locali per il restante 33,3%.

Per la costruzione del porto turistico non è mai stato emesso un bando di gara. I costi iniziali da 30 milioni sono  lievitati fino ai 140 di oggi. Per la costruzione del porto turistico di Imperia non è mai stato emesso un bando di gara.Oltre a Bellavista Caltagirone emessa una misura cautelare nei confronti dell’ex direttore della Porto di Imperia spa, Carlo Conti.L’accusa è di concorso in truffa aggravata ai danni dello Stato. Indagati a piede libero Paolo Calzia, 69 anni, di Imperia, che all’epoca dei fatti contestati era direttore generale del Comune di Imperia; Delia Merlonghi, 67 anni, di Roma, legale rappresentante della società di Caltagirone Acquamare, Domenico Gandolfo, già direttore della Porto di Imperia.

Anche il vice sindaco d’Imperia Rodolfo Leone è indagato per abuso d’ufficio.Intanto per altri porti turistici gli ambientalisti aumentano le contestazioni. nel mirino anche gli 800 ormeggi di Marina di Carrara e Massa, Fiumicino (chiamato malauguratamente, in tempi non sospetti, Porto della Concordia, proprio da Bellavista Caltagirone ex uomo d’oro del mattone&affini).