Italia, 150 anni e non dimostrarli

BFERLAZZO.JPGdi Bartolino Ferlazzo

Giovedì prossimo, 17 marzo 2011, si festeggeranno i 150 anni dell’ Unità d’ Italia, un evento che racchiude l’ bandiera.jpgessenza pura e vera di chi veramente si sente ed è italiano.
Essenza data dal fatto, di avere avuto dei padri fondatori, che fortemente hanno creduto e voluto, che questo stivale diventasse una sola cosa, sotto una sola bandiera, il magico tricolore, e per chi l’ avesse dimenticato o peggio far finta di dimenticarlo gli rinfreschiamo la labile meoria di cui è dotato, i suoi colori il Verde, il Bianco e il Rosso, simboli indelebili, che sono marchiati a fuoco sulla pelle di ogni vero ITALIANO, e come scrisse il Carducci, a quanti ancora non vogliono accettare tali colori, ricordiamo il loro significato ” …  il bianco, la fede serena alle idee che fanno divina l’ anima nella costanza dei savi – il verde, la perpetua rifioritura della speranza a frutto di bene nella gioventù dè poeti – il rosso, la passione ed il sangue dei martiri e degli eroi … ”  bastano queste poche righe, per far capire quanto ci sia appicciocata sulla pelle questa bandiera, questo simbolo indissolubile di unità.

Poi ci sono coloro che apertamente, hanno manifestato la ” grande ” volontà di recarsi a lavoro, guarda caso, proprio il giorno 17 marzo,  che ci siamo persi, forse nulla, perchè sappiamo benissimo che sono coloro, che  non fanno salti di gioia per il tricolore e, ci chiediamo anche, negli altri 364 giorni dell’ anno che fanno ?
 Storia ci insegna che la ” civiltà ” quella vera arriva sempre dal mare, fonte di ricchezza e di progresso, mentre dalle terre interne, dalle montagne, dai valichi sono sempre arrivati, barbari, orde di barbari, che hanno messo a ferro e fuoco le terre su cui passavano ( qualche mente corta ha dimenticato Attila ), dunque civiltà, fierezza, orgoglio; civiltà data dal mettere a frutto quanto insegnatoci da altri popoli, nel passato, forse più progrediti di noi, fierezza di far parte di una nazione che nel bene e nel male ha sempre saputo e voluto risollevarsi anche contro gli stessi barbari italiani, orgoglio di essere e sentirsi italiani, orgoglio che proviene da civiltà ultramillenarie, che fa di noi italiani gli esseri unici sulla terra.

Noi, nello specifico, siamo ” eoliani “, gente di mare, dura a morire, forti, orgogliosi più che mai di essere italiani, e se alcuni dimenticano che l’ Unità d’ Italia prese il via da posti di mare, Quarto, Marsala, ricordiamo che dal Sud, proprio dal Sud prese, il via l’ unificazione della nazione italiana. 
 Dilungarsi è inutile, ogni buon e vero italiano sa cosa fare da oggi a giovedì, sa come comportarsi, per gli altri fortunatamente una sparuta ed inutile minoranza, basta ignorarli, metterli da parte, isolarli, non considerarli; due appelli rivolgiamo a tutti gli eoliani, quando sentiremo nel tempo risuonare l’ inno di Fratelli d’ Italia e che ci fa accapponare la pelle, mettiamo la mano sul cuore in segno di fedeltà e di amore verso la nostra terra, e da mercoledì sera, su balconi, finestre, ingressi, porte, portoni, mettiamo il nostro sacro simbolo, facciamo garrire al vento il TRICOLORE,  affinchè ci possiamo sentire orgogliosi e fieri di essere VERI ITALIANI, e che ci distingue in tutto il mondo
SEI  UNICA e GRANDE,  ITALIA.

Italia, 150 anni e non dimostrarliultima modifica: 2011-03-15T08:06:00+01:00da leonedilipari
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