di Sara Basile

Cari lettori e lettrici de “Il Notiziario”, vi siete mai chiesti quante macchine, o meglio autovetture, ci sono a Lipari? Un paio di giorni fa, seduti a bere un aperitivo in un noto bar di Marina Corta, abbiamo intrapreso questo discorso circa il numero esagerato di questi mezzi ed il loro circolare liberamente nelle strade del centro storico. Penso che in nessun centro storico d’Italia o di un’altra città estera, si nota il traffico di autovetture che vanno e vengono, e soprattutto in una piazza come quella di Marina Corta che, come più volte ho scritto, finita la stagione estiva si trasforma in un vero e proprio parcheggio ambulante e non solo; che dire di quei pochi turisti rimasti e di noi eoliani che, spinti dal desiderio di stare un po’ nella quiete assaporando con piacere una granita o un gelato siamo costretti a gustare anche le sostanza tossiche e l’odore cattivo derivanti dalle auto e scooter. Anche la Salita di S. Giuseppe è percorsa dai motorini che salgono e scendono così tranquillamente. Tutto questo è davvero assurdo! E Piazza Mazzini? Anche li stessa situazione. Che cosa mi rappresentano le auto posteggiate nella salita del castello? Oppure la loro entrata sino all’interno dell’edificio? Ma quella è STORIA, cosa c’entrano le auto?! Cosa si può fare per contenere il numero di autovetture fuori dal centro storico? Io suggerirei al nostro assessore alla viabilità, di recarsi in molte città d’arte e di storia e farsi un giro per acquisire e imparare il loro modo di far funzionare e regolare il traffico favorendo così un’area pedonale, un privilegio di cui turisti e cittadini in Lipari non godono.