Lipari, castello senza bagni protesta “l’esercito di turisti”. Le reazioni nel web

castelloturistipiccola.JPGLipari – Dopo l’ennesimo assalto al castello circa mille persone e in moltissimi non paganti, hanno protestato per la mancanza di servizi (bagni, carta igienica, inesistenza di cestini e panche, le 4 chiese chiuse, fontanelle per l’approvvigionamento idrico …).

E si è ancora in un in un periodo cosiddetto di destagionalizzazione. In nessuna altra parte del mondo è consentito visitare aree archeologiche, museali, storiche e ambientali di così alto valore senza il pagamento di alcun biglietto, seppur minimo. Come è noto, una convenzione è stata stipulata tra le parti proprietarie della rocca, per istituire un ticket di ingresso al castello per consentire la fruizione di cinque splendide chiese, con le opere d’arte in esse contenute, del museo archeologico “Luigi Bernabò Brea”, del circuito della cinta muraria, dei villaggi preistorici dell’acropoli e, in ultimo, del contesto paesaggistico e ambientale unico al mondo per bellezza e armonia.

Ebbene, dopo tre anni, la convenzione è stata approvata sia dall’amministrazione comunale, sia dalla Curia e ovviamente dal Museo che l’ha proposta, ma ad oggi il meccanismo burocratico impedisce l’applicazione del ticket perché tutto si è arenato presso il dipartimento dei beni culturali dell’assessorato regionale in una fantomatica “commissione regionale dei biglietti”,  la quale ancora non è riuscita ad esprimere il proprio nulla osta .

Il parco delle Eolie che grazie ad un decreto dell’assessorato regionale dei beni culturali di quyesti ultimi giorni si è staccato da Milazzo e dintorni, potrebbe essere uno dei parchi piu’ virtuosi dell’Isola, se solo si avesse la possibilità di reinvestire  le somme dell’agognato ticket, al fine di mantenere il decoro del meraviglioso luogo, attraverso anche la programmazione di eventi culturali indispensabili  per la promozione del museo e delle bellezze storico-naturalistichedell’arcipelago Eoliano.

Due conti veloci:  considerando  che l’afflusso turistico inizia nel mese di maggio e che di media fra croceristi, gruppi e singoli si possonoo tranquillamente contare almeno 30.000 visitatori al mese e che il ticket approvato dalle parti corrisponde a 3 euro, ebbene per il mese corrente si ha già una perdita secca di 90.000 euro! Se poisi moltiplica la stessa cifra per sei mesi (fino ad ottobre)… la perdita annuale corrisponde a 540.000 euro.

Chi non comprende, soprattutto in questo gravissimo momento di recessione, che il ticket al castello non è più procrastinabile, ha il dovere di annunciare il fallimento della buona amministrazione della cosa pubblica e della politica!

Se poi si aggiunge che nel nuovo bilancio della regione appena varato, mancheranno 60 milioni di euro al funzionamento dei beni culturali dell’Isola a fronte dei 72 erogati l’anno passato, è facile dedurre come non ci siano alternative all’auto-finanziamento!

E ancora bisognerà porre rimedio ad un altro scandalo che si protrae da 2005! I servizi aggiuntivi (caffetteria, area ristorazione, vendita libri, guide, gadget, audiovisivi etc) che non sono mai stati assegnati alle ditte partecipanti (con bandi europei)  perché poco appetibili a causa dell’insularità, potrebbero  interessare invece associazioni temporanee d’impresa eoliane, che conoscono bene il mercato anche nei momenti di minor flusso turistico, peraltro  caricandosi l’assunzione di personale del luogo. Per non parlare dell’ascensore per i disabili costato oltre un milione di euro che dalla via Garibaldi dovrebbe condure al castello e che invece incredibilmente da ormai diversi anni è ancora fuori uso. Direbbe il buon Totò: “E io pago…”

L’estate è ormai arrivata e il 2013, per protervia e insipienza di chi detiene le redini del potere,  mostrerà, ancora una volta,  qual’era la strada da seguire!

Le reazioni nel web.

Giuseppina De Maria: Passano gli anni e le cose purtroppo restano sempre uguali. Invece di migliorare si resta sempre indietro, poi non ci dobbiamo lamentare se quei pochi turisti che ancora vengono nelle nostre isole restano delusi. E tutto questo purtroppo fa male, speriamo che si rendano conto e prendono al più presto dei provvedimenti prima che non viene più nessuno.

Giansanto Lo Giusto: Una volta si diceva “cose da pazzi”…adesso, in linea con l’andamento generale dei tempi, si dice “cose da idioti”.

Girolamo Casali: Ecco come è ridotta la “Nostra bella Isola”…nemmeno un bagno pubblico ha! Ma è sotto la protezione dell’Unesco!

Lipari, castello senza bagni protesta “l’esercito di turisti”. Le reazioni nel webultima modifica: 2013-05-04T10:28:00+02:00da leonedilipari
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