Lipari – Il consiglio comunale con i voti del centro destra, ha approvato debiti fuori bilancio per 300 mila euro e ora divampano le polemiche. Oltre 200 mila riguardano parcelle di avvocati. Ecco chi sono gli avvocati che beneficieranno dei quattrini del palazzo: 110 mila euro Edoardo Zampella che ha difeso l’ente in cinque contenziosi con Morrone Giuseppe e Errevi Costruzioni; Giovanni Maggiore 17 mila euro, ha difeso il Comune in due cause con Bigot Massimo e Giunta Caterina; Annunziata Pajno 13,600 per due cause: Billè Antonino e Travia Francesca; Vincenzo La Cava 11.486.93, controversia D’Amico Massimo Legambiente; Arturo Merlo 8.869,80, contenzioso con la società Prospettive Assistenziali; Angelo Pajno 7 mila euro per le cause con Videoeolie, Zaia Onofrio e Vittorio Saltalamacchia. Inoltre sono stati approvati i debiti fuori bilancio che riguardano sentenze e atti esecutivi per oltre 117 mila. Cosi suddivisi: La Rosa Generosa 89.650 mila per occupazione terreno di Quattropani; Zaia Onofrio e Zaia Amalia oltre 9 mila euro per danni lo spostamento della condotta fognaria di via Filzi a Canneto; Albergo Enrico e Albergo Giulia 3 mila euro per rimessa in pristino dei luoghi per lavori su un immobile nella via Amendola; Cusmano Francesco e Santoro Rosa 2 mila 607 per decreto ingiuntivo Bonfante Giuseppe e Emanuele Carnevale per pagamento di indennità sostituitiva e infine 11.040,87 si dovranno pagare ad alcuni disdenti comunali per rimborse spese processuali. Il consigliere Francesco Megna, vice presidente (Il Faro) ha criticato il fatto che vi sono troppi debiti fuori bilancio soprattutto per le parcelle degli avvocati (in testa l’avvocato Zampella di Napoli con 110 mila euro) e il Comune di Lipari proprio per questo motivo ha perso l’opportunità di ottenere la “premialità” dalla Regione di 100 mila euro. Duro anche Gesuele Fonti (Il Faro): “Troppi debiti fuori bilancio e troppe parcelle salate degli avvocati. Ora c’è da sperare che faccia chiarezza la Corte dei Conti”.  Il consigliere Giacomo Biviano, Pd: “Si potevano anche evitare i 43 mila euro che si dovranno pagare all’Ato 3 Messina. Troppa leggerezza…”. I consiglieri di maggioranza hanno anche approvato la salvaguardia degli equilibri di bilancio.