di Silvia Carbone
Chi non ha trovato almeno una volta una pomice “spaesata” su spiagge lontane?? A Ruccio capitò, e le dedicò questa poesia piena di nostalgia.
Ho notizie per te dalla tua terra. Ho bisogno di te portami a riva. Sono una una pietra, ma son sempre viva, Mi riconosci?? Fior della tua terra. ho vagato per tanto tanto tempo ed il biancore sporco che tu vedi nasconde il biano terso immacolato di Campo Bianco, terso ed assolato. son rotolata in fondo alla canala e son partita sola sopra l’onda come pietra sparata da una fionda per portarti il dolor della miniera. e ti ritrovo dopo tanto andare seduto ai bordi di quest’altro mare, raccolto a ricordare le tue cale arse dal solleone odor di sale. Cosa fai quassù a Punta Ala? lo sai che nelle Eolie ancora vola l’airone bianco con piume terse e le spiagge d’allor sono le stesse!? lo sai che questa era dei consumi non ha offuscato ancora i vecchi lumi che la notte dan sempre quell’incanto cui ti strugge il ricordo ed ami tanto!!?? Torna laggiù ritorna se lo puoi; ed è questo che di certo ancora vuoi! Trova la forza di levarti adesso scarpe opprimenti torna con te stesso.
|