Lipari. La società “Foderaro”, “attracco a rischio”

asottomonasterointasato.JPGIl direttore generale del Gruppo Foderaro, Battista Foderaro, che effettua un collegamento giornaliero con le Isole Eolie con partenza da Vibo valentia, ha scritto al Ministro del Turismo, Maria Vittoria Brambilla, denunciando “una condizione di pericolo” riguardante l’attracco delle navi a Lipari. “Segnaliamo alla sua cortese attenzione – scrive Foderaro al Ministro – la condizione di estremo disagio e pericolo cui sono sottoposti a Lipari le migliaia di turisti italiani e soprattutto stranieri che ogni giorno, utilizzando navi in partenza dalla Sicilia e dalla Calabria, effettuano il tour delle isole Eolie. Il Comandante della Guardia Costiera di Lipari, con propria ordinanza del 15 luglio, priva di alcuna motivazione formale e sostanziale, di ordine tecnico o di pubblico interesse, ha imposto, a far data dal 21 luglio, lo spostamento dell’attracco delle navi turistiche dal porto di Sottomonastero a quello (porto?!) di Marinacorta. Sottomonastero é l’unico vero porto dell’isola protetto e sicuro, con una banchina centrale di alcune centinaia di metri, con ampi piazzali e con vie di uscita in diverse direzioni, operativo fino all’entrata in vigore dell’ordinanza in questione e dallo scorso 21 luglio desolatamente vuoto ed inutilizzato. Marinacorta ha un unico molo, lungo e stretto, che si proietta in mare aperto, senza alcuna protezione, sul quale si può operare solo in testata”. Foderaro, nella lettera, sottolinea che “sono ben 14 le navi provenienti dalla Sicilia e dalla Calabria che effettuano tour turistici giornalieri interessando diverse isole delle Eolie.

In particolare, Lipari, la più grande ed attrezzata dal punto di vista turistico, viene raggiunta quasi contemporaneamente da diverse motonavi. L’attracco, uno alla volta, sulla testata di Marinacorta comporta lunghe e sofferte soste in rada con diverse centinaia di passeggeri a bordo, fra questi anche persone anziane e disabili, sballottati a causa del mare che anche in condizioni di tempo buono risulta sempre mosso dal notevole traffico in transito di navi e natanti di ogni genere. In questa situazione, quando finalmente si riesce ad attraccare, le operazioni di sbarco e reimbarco si effettuano sempre in condizioni di risacca, con nave in continuo e pericoloso dondolio e con la passerella che salta paurosamente provocando veri e propri attacchi di panico fra passeggeri terrorizzati e già stressati dopo la danza in rada. E a terra, sul molo, le cose non vanno meglio, dove per il grande affollamento i passeggeri sono esposti al rischio di caduta in mare come documentano le foto che alleghiamo”. “Le ripetute richieste di revoca dell’ordinanza del 15 luglio da parte di tutti gli armatori interessati – afferma ancora Foderaro – non hanno avuto esito alcuno. Da quanto fin qui esposto è incontestabile che, a parte il trattamento da terzo mondo riservato ai turisti, l’attracco a Marinacorta rappresenta un reale e grave pericolo. Non è accettabile che, con l’ordinanza in questione, si riproponga una situazione che, per i soliti e nient’affatto nascosti interessi privati, esponga a pericoli e disagi decine di migliaia di persone. E’ per il conseguente grave danno d”immagine al turismo italiano che ci permettiamo di rivolgere a lei, sig. Ministro, una accorata richiesta di intervento nelle sedi che riterrà opportune affinché venga posto fine con urgenza allo sconcio denunciato”.

Lipari. La società “Foderaro”, “attracco a rischio”ultima modifica: 2010-08-19T13:19:32+02:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo