Lipari-megaporto “ridimensioanto”. Le reazioni nel web.

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Angelo Sidoti: Faccio una bella domanda: cosa ha fatto a quel tempo l’opposizione del centro sinistra del comune di Lipari per fare chiarezza sul progetto del megaporto?

Salvatore Agrip: Hanno votato una delibera in consiglio comunale affinchè al più presto il comune si adoperasse per il “piano regolatore dei porti”. Mi sembra che l’opportunismo sia la prerogativa di questi politici.

Angelo Sidoti: E Legambiente?

Salvatore Agrip: Con tutto questo fumo non si riesce a vederla.

Pietro Lo Cascio: Non capisco perché sarebbe opportunistico il voto per un piano regolatore dei porti che il consiglio ha approvato (assente buona parte dell’allora maggioranza) nel 2008? E perché non si riuscirebbe a vedere Legambiente? Legambiente ha chiesto un incontro per conoscere le strategie dell’amministrazione sul fronte porto – sia il commerciale, sia l’infausto progetto – e ha ribadito di essere favorevole a un piano regolatore, piuttosto che inseguire Condotte D’acqua sul terreno della Lipari Porto. Cosa altro avrebbe dovuto dire, o fare, Legambiente? Almeno Legambiente ha chiesto un incontro e l’ha ottenuto (al quale era presente anche il consigliere de La Sinistra Gianni Iacolino). Angelo Sidoti tu l’hai chiesto? O fai parte dei soloni che sparano nel mucchio tanto per fare rumore? Noi la nostra parte la stiamo facendo, e non siamo in amministrazione. Che altro dovremmo fare. Mi sfugge il motivo di queste critiche continue.

Angelo Sidoti: Innanzitutto non sono un politico e non sono il presidente di Legambiente quindi non sono autorizzato a chiedere nessun incontro ne fare proposta. Per quanto attiene i saloni conosco solo quello di casa mia a Lipari.

Pietro Lo Cascio: Noi l’abbiamo votato perché ne siamo ancora oggi convinti, forse l’attuale maggioranza – che allora era opposizione – si è ricreduta. Ma quando si chiede cosa abbia fatto l’opposizione in merito alla vicenda del porto, credo che sia stato uno degli argomenti più accesi e discussi del precedente consiglio. Io ho rischiato persino una querela, quando mi sono permesso di sottolineare i risultati delle opere portuali realizzate da qualche progettista in Sicilia…

Angelo Sidoti: La verità che su questo tema si parla si parla si parla ma nessuno prende di petto la questione ne tantomeno è capace di decidere. La convenienza allo stato è solo Politica. Mi sbaglio?

Pietro Lo Cascio: Legambiente ha chiesto questo incontro, dunque qualcosa la fa. Cosa dovremmo fare? Occupare le stanzette della Lipari Porto a Marina Corta? Ho letto altri commenti, con velate allusioni all’inefficienza di Legambiente, e mi sembra singolare che spesso siano stati espressi da persone che hanno tirato i remi in barca, che la faccia la mettono solo su fb – per quello che può valere – e che sputano sentenze su cosa dovremmo o non dovremmo fare. Devo dire che la critica da parte di chi non fa, non la critica in assoluto che è libera e bene accetta, mi infastidisce. Qui non si tratta di prendere di petto una questione, ma di trovare i mezzi per by-passarla; se avessimo rappresentanti alla Regione, già domattina sarei a bussare per chiedere un finanziamento al comune di Lipari finalizzato al pr porti. Ahimé, non ne ho. Vogliamo fare un referendum, come suggeriva qualche grillino? Ma immaginate una società danarosa e potente come Condotte che si lascia scappare l’occasione di influenzare pesantemente gli esiti, in un momento di incertezza e di confusione (e di fame, aggiungo). Bene. Allora la strategia per prendere di petto la questione quale è? Attendo lumi.

Angelo Sidoti: Si dovrebbe essere più diretti, dire le cose alle persone interessate. La mia era una domanda su Legambiente. Ho visto l’articolo sull’incontro ma i pareri di tizio o di caio non contano niente se non si parla con Condotte. Gli impegni nell’ambito societario obbligano i soggetti coinvolti a rispettarli o se ne ricorrono i presupposti a rinegoziarli. Vedo che si dicono le mie stesse cose che ho scritto in precedenza. Condotte è un colosso. Proprio per questo si deve addivenire ad una soluzione con loro direttamente. Trovare strade alternative va bene ma non sono la soluzione al problema. Come ho già scritto, si pensi se condotte fa causa al comune. E’ una ipotesi remota?

Pietro Lo Cascio: Io non parlo con Condotte, parlo con il sindaco di Lipari. lui ha una strategia, io ho un’altra idea, rispetto la sua ma non la condivido appieno (mancata richiesta di pr porti), mentre condivido le scelte per Sottomonastero, che ci permettono di non perdere ‘sti 5 cassoni e di migliorare, almeno un po’, l’attuale scalo. Condotte non parla con me, con noi. Non gli interessa. Quando sono venuti qui, l’ing. Tomarello – pare che ora non ci sia più, meno male – ci ha bollati come facinorosi e masanielli, dunque che ci dovremmo dire? Sulla causa, comprendo la prudenza dell’amministrazione. Ma io avrei forse liquidato la faccenda più duramente. L’interlocutore di una forza politica o di una associazione ambientalista locale non può essere la società privata che ha foraggiato e poi profittato di determinate condizioni politiche per imporre un progetto alla collettività. Su questo punto, la pensiamo in modo profondamente diverso.

Angelo Sidoti: In una società costituita per un fine ben preciso, dove sono stati presi degli impegni sia da organi pubblici che privati non si può prendere una spugna e cancellare tutto. Quindi ripeto bisogna assumersi la responsabilità nella prossima assemblea di scrivere agli atti quello che si pensa. Basta fare proclami sui giornali. Saranno capaci i nostri eroi? Comuque il mio richiamo a Legambiente era solo un punto di domanda per avere qualche informazione in più rispetto quelle diffuse sui blog.

Salvatore Agrip: Caro Pietro Lo Cascio quante cose non capisci più. Spero solo che non ti sei perso. Non vorrei che fossi diventato il difensore di questa amministrazione, che prima erano i tuoi amici di opposizione e votavano il piano regolatore dei porti per un porto pubblico e adesso gli va bene anche il porto privato (mistero che tutti sanno), scusami ma questo lo chiamo opportunismo. Per quanto riguarda Legambiente, non capisco più se è una associazione ambientalista o un gruppo politico, non mi interessa la posizione di Pino La Greca che è il presidente e nello stesso tempo sta in maggioranza, ma sia Tu che sei stato il nostro candidato a sindaco in opposizione alle altre forze politiche e Gianni Iacolino che ci rappresenta come consigliere di opposizione potevate limitarvi a una più concreta motivazione politica da farsi insieme al gruppo (sempre se per Te esiste più). Posso credere che La Greca avesse bisogno di una “spalla” per poter dire ai suoi amici di maggioranza di essere contrario al porto pubblico e allora si organizza subito “un summit” e tutto fa brodo. Infine vedo che la faccia su fb la metti pure Tu anche se usi il simbolo di “La Sinistra”, potrei consigliarti visto ormai la tua vena di confronto in rete, forse Grillo ti ha stimolato, di farti un profilo personale e visto che ci sono vorrei ricordarti che nell’ultimi mesi ho fatto più di una e-mail sia a te che altri, cercando di stimolare delle iniziative politiche oltre al fatto di poter strutturare meglio il gruppo, ma questo ormai fa parte della divagazione e personalismo politico, principalmente tuo, alla faccia dei soloni che in questo paese vivono una realtà politica ingiusta e nemica dell’essere cittadino, ma possono godere del libero pensiero.

PIetro Lo Cascio: 1) Non mi pare di dire delle cose diverse da te, e nemmeno di non sostenere la priorità del piano regolatore dei porti, anzi, 2) non credo che Pino La Greca abbia bisogno di spalle, ha semplicemente chiesto a due soci (da anni, come del resto puoi comprendere dalle collaborazioni al dossier sui siti unesco che sono in fondo ai testi…) di Legambiente di accompagnarlo, 3) il “gruppo” esiste sempre, ma non ho titoli speciali per convocarlo, sarebbe bene incontrarci proprio per rilanciare alcune azioni politiche, e gli incontri li possono promuovere tutti (te compreso), 4) sul fatto che io usi il profilo fb della sinistra ti do ragione, sarebbe opportuno che me ne facessi uno personale, comunque mi firmo regolarmente a scanso di equivoci (come fanno altri), 5) colgo una certa amarezza nelle tue riflessioni, magari pensa che siamo un po’ tutti amareggiati di come sono andate e stanno andando le cose, 6) non faccio il difensore dell’amministrazione, non credo che abbia bisogno della mia difesa, semplicemente considero che non è passato nemmeno un anno e molte cose li attendono al varco, attendo per un giudizio complessivo, ma penso che questo paese – che ha scelto determinate logiche – abbia espresso la sua vera natura nel voto del maggio scorso, e ancora di più in quello di fine febbraio – e da qui comprenderai anche la mia, di amarezza, 7) ti abbraccio e spero di vederti presto.

Angelo Sidoti: Fate chiarezza.

Salvatore Agrip: Infatti ci siamo incontrati dopo circa tre mesi, guarda un po’.

Pietro Lo Cascio: Il tempo è sempre relativo.

Salvatore Agrip: Tutto può essere relativo, per alcuni il tempo è denaro o in certe vicende può essere galantuomo, ma se vogliamo interessarci di politica dobbiamo cogliere certamente i “tempi giusti”, che sicuramente non possono essere solo quelli delle campagne elettorali.

Lipari-megaporto “ridimensioanto”. Le reazioni nel web.ultima modifica: 2013-03-18T13:03:49+01:00da leonedilipari
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