di Stefano Imbruglia

Dedicare una via o qualcos’altro  che ricordi Bartoluzzo Ruggero chiedeva, qualche settimana fa, Felice D’Ambra dalle colonne di questo giornale. 

Personalmente sono contrario ad intitolare strade e piazze a personaggi locali e privilegiare quelle personalità , e ce ne sono molte,  che hanno dato lustro all’intero  Paese  che Lipari colpevolmente non ricorda .  Anzi, come scordare quell’indimenticabile proposta che  proponeva di intestare la piazza del municipio al caro professore Leonida Bongiorno – non per i suoi meriti sociali e politici, ma per essere stato “personaggio”  di una fiction televisiva – e  conseguentemente toglierla all’attuale intestatario ( tale Giuseppe Mazzini da Genova) .

Credo, invece, che il modo più coerente per ricordare Bartoluzzu sia quello di istituire una borsa di  studio – finanziata dal Comune e da sponsor privati – da  destinare a giovani di talenti musicali,  volenterosi di far germogliare le loro qualità, per consentire loro  di affiancare alle doti naturali  la tecnica che si impara in un conservatorio.  Bartoluzzo  aveva un grande talento musicale che non ha potuto valorizzare al massimo delle sue potenzialità anche perché autodidatta. Nelle Eolie esistono diversi ragazzi dotati talento (anche se talvolta tendono a sopravvalutarsi)  che potrebbero aspirare a  fare della musica la loro professione,   bisognerebbe incoraggiarli e sostenerli, anche perché aiuterebbero gli altri musicisti locali che non è necessario aumentare il volume dei decibel per fare della buona musica. 

Mi rendo conto che parlare, in questo momento di difficoltà economica per le casse comunali,  di destinare una cifra seppur modesta alla musica può sembrare inopportuno, ma forse proprio in momenti come questi bisogna avere il coraggio di investire nel progresso dei propri giovani.