di Aldo Natoli
Mi complimento per il ricorso presentato alle varie Istituzioni regionali dal Presidente del Circolo di Legambiente di Lipari, Pino La Greca, sul nuovo e ben nascosto progetto del porto turistico di Lipari approvato dall’Amministrazione Bruno, che esclude la realizzazione del porto commerciale, e che non tiene conto della petizione sottoscritta da oltre 2.500 cittadini.
di Aldo Natoli
Apprendo che la Giunta Comunale ha approvato il nuovo progetto sulla portualità dell’isola di Lipari. Un Sindaco che ha già consegnato le chiavi della città al S. Patrono San Bartolomeo perchè giunto alla fine del mandato conferito dai cittadini avrebbe dovuto lasciare alla prossima amministrazione tale compito, tenuto conto dell’importanza dell’argomento, delle perplessità che sulla progettazione sono state manifestate e,
principalmente, sul voto espresso dal Consiglio Comunale sulla necessità di dotarsi del Piano Regolatore dei Porti. Ma evidentemente l’approvazione del progetto, la cui stesura è stata tenuta in gran segreto, necessità al Dott. Bruno per qualche comizio nella imminente campagna elettorale dal momento
che l’elenco delle cosa fatte è molto scarno.
Non potendo dare un giudizio sulla nuova progettazione mi permetto fare soltanto una considerazione. Se non ricordo male il ricorso alla società mista con “Condotte Acqua”, veniva giustificata per dare a Lipari “un porto sicuro” che potesse garantire a noi cittadini di superare il dramma dell’isolamento forzato. Ma se il nuovo progetto esclude il Porto commerciale, e cioè la necessità primaria per gli abitanti dell’isola, debbo ritenere che serve soltanto a distruggere l’attività dei pontili galleggianti che diversi imprenditori locali hanno posto in essere, e che soddisfa gli utenti.