di Sara Basile

Noto con piacere che finalmente l’Amministrazione locale si preoccupa e incomincia a darsi da fare per sistemare la desolata ormai abbandonata a se stessa piazza Ugo S. Onofrio, meglio conosciuta come Marina Corta. Al centro della piazza si possono infatti osservare due file di vasi, se cosi si possono chiamare, contenenti piante di palme anche se prive di foglie. Ma, aimè, contemporaneamente si notano con dispiacere anche tante macchine in fila indiana per lo più parcheggiate vicino ai muretti, dove la gente, vacanzieri e non solo sosta per consumare qualcosa o incontrarsi con altre persone per discutere e godere un po’ dell’aria di mare. Ma Sig. Giulio China me lo chiama “arredo urbano e verde pubblico” questo? Ma ha mai fatto una passeggiata a Marina Corta solo per rendersi conto che si tratta di una piazza e non di un parcheggio? D’altronde ricordiamoci che stiamo parlando del “salotto di Lipari”. E’ un peccato vederlo ridotto così… non c’è movimento, né eventi “pubblici” che si potrebbero organizzare in uno spazio così grande… è possibile che solo sul Corso Vittorio Emanuele alcuni bar, malgrado le loro dimensioni, riescono a far divertire e ballare ogni sera tanta gente e un posto come Marina Corta non riesce a inventarsi niente? È assurdo! Non accetto più , Dott. Ivan Ferlazzo, la solita locuzione “Il comune non ha soldi” perché ho letto tempo fa qui su “Il Notiziario” che la Regione Sicilia ha stanziato euro. Ma evidentemente a Lipari e in tutto l’Arcipelago non arriva niente. Allora, visto che senza soldi non si canta messa ed essendo anche io affezionata a questa piazza, che nonostante tutto (porto o salotto) conserva ancora lo stato di essere “unica”, cerchiamo di farla migliorare, organizzando degli eventi e dei intrattenimenti in piazza, musicali o di spettacolo, finanziate da tutte le attività di Marina Corta e dintorni, anche se alcuni locali diciamocelo sono “stitici”.  Solo così possiamo dare un po’ di vita a questa piazza.