Procure senza piemme. L’Anm lancia l’allarme

atribunalebarcellona.jpgLe Procure italiane sono vuote. L’Associazione nazionale magistrati lancia l’allarme in un documento approvato dalla giunta, per sottolineare che «le proclamazioni dell’intento di abbreviare i tempi del processo e di rafforzare la lotta al crimine appaiono prive di ogni credibilità». Alcune Procure, sottolinea l’Anm, sono prive sia del capo sia dei sostituti; altre hanno scoperture di organico anche del 60 per cento. L’ Anm ha manifestato a più riprese «fortissime preoccupazioni» per lo svuotamento degli organici e nei giorni scorsi molti procuratori hanno rilanciato l’allarme in una lettera al presidente Napolitano. «È ormai evidente il rischio, anzi la certezza – afferma il sindacato delle toghe – di una vera e propria paralisi della giurisdizione, che si traduce nell’abdicazione dello Stato al controllo del territorio e alla tutela della sicurezza dei cittadini, in zone segnate dalla pesante presenza della criminalità organizzata e mafiosa e della delinquenza diffusa. Alcuni uffici giudiziari del Sud sono ormai completamente carenti di magistrati. In altri uffici, sia al Sud che al Nord, le scoperture di organico sono superiori al 60%. In un avamposto della lotta alla mafia come la Procura di Palermo mancano ben 16 pubblici ministeri». Vista la situazione, l’Anm propone una completa e organica revisione della distribuzione degli uffici sul territorio e, nell’immediato, «una deroga temporanea al divieto di destinare i magistrati di prima nomina a funzioni requirenti e monocratiche penali». Nei giorni scorsi l’allarme era stato anche lanciato dal procuratore capo di Barcellona Salvatore De Luca con una lettera inviata al presidente Napolitano: “Tra poco – ha puntualizzato – andranno via i pm Olindo Canali e Michele Martorelli, se anche Francesco Massara andrà via potremo chiudere…”.

Procure senza piemme. L’Anm lancia l’allarmeultima modifica: 2009-11-25T17:07:26+01:00da leonedilipari
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