Rassegna Stampa. “Corriere della Sera” e Stromboli

CORSERA.jpgStromboli – Questa è la mia casa: Gian Luca Teppati, il manager: acqua piovana e mobili siciliani (comprati su eBay). Sotto il vulcano, sopra il mare vivo come i contadini del ‘ 700. Eremitaggi isolani.

di Giovanna Pezzuoli

«La casa sembra sospesa nell’ aria, con un contatto quasi fisico con i quattro elementi, il cielo rosso fuoco se il vulcano erutta, i risvegli con il mare luccicante… C’ è chi arriva e scappa ma io non ho paura, mia mamma a 80 anni quando viene dice: è come tuffarsi nella bellezza». Gian Luca Teppati, genovese, classe 1956, consulente formatore, (http://gianlucateppati.wordpress.com) si divide tra Ginostra, il figlio, la musica e l’ arte. «Dieci anni fa ero a Stromboli invitato dalla gallerista Lia Rumma – racconta -, con un barchino ho visitato Ginostra ed è stato amore a prima vista». La casa dei sogni è un’ abitazione di contadini del ‘ 700, tutta bianca, proprio sotto il vulcano, con una vista pazzesca che abbraccia le sei sorelle (Panarea, Salina, Lipari, Vulcano, Alicudi e Filicudi) e persino l’ Etna innevato quando l’ aria è limpidissima. Teppati l’ ha ristrutturata senza modificarla, arredandola con mobili siciliani, tutti comprati su e-Bay e portati qui con un rocambolesco trasloco («sulla groppa dell’ asino o a spalle…»). Perché la vita è davvero ruspante, sempre all’ aperto nella terrazza ombreggiata dai cannizzi, dove ci sono il tavolo, il lavabo, l’ amaca («il posto più ambito») e la doccia.

«Utilizzo ancora l’ acqua piovana che è purissima e ogni tanto vado con un secchio a controllarne il livello nella cisterna. Quando finisce, è tempo di andare via… L’ unico lusso che mi sono concesso è stata la pompa elettrica! Anche l’ elettricità c’ è solo da 4 o 5 anni, all’ inizio ci arrangiavamo con le candele, ne abbiamo ancora tante e le accendiamo sempre la sera», dice Teppati, creatore della web company Oomm, «Out of mind management consulting», che ha fra i clienti Eni e Carrefour, Vodafone e la Fiera di Milano, Alfa Romeo e il Sole 24 Ore. Ma qui c’ è solo la natura a portata di mano, come nelle mandorle che si raccolgono per la colazione dall’ albero, accanto a cactus, ulivi e limoni. «Era la casa dei limoni, ora l’ ho chiamata “Rinalda” in ricordo di mio papà», dice ancora Teppati che è stato il primo padre in Italia ad ottenere l’ affidamento del figlio Tommaso Luca, oggi 27enne. «Quando viene, dorme nel soppalco», spiega entrando nella casa formata da due stanze con soffitti altissimi. La cucina, con la vecchia cappa sotto cui si bruciava la legna e le nicchie nei muri che funzionavano come armadi o rispostigli, è curiosamente arredata con un letto sovrastato da una «romantica» zanzariera-baldacchino («si dormiva qui perché era il locale più caldo della casa»).

Nell’ altra stanza il letto tipicamente siciliano ha la testiera di ferro e intarsi di madreperla e il materasso appoggia su assi di legno ben distanziate e sostenute da trispiti, cavalletti fatti fare apposta. «È un modo di dormire assolutamente sano, con il letto molto alto per poter appoggiare i piedi a terra e far fluire il sangue prima di alzarsi. Di notte lascio entrare il fresco e da qui vedo il terrazzo e il mare…». Unica concessione all’ origine ligure di Gian Luca Teppati, una toilette genovese di fine ‘ 800 con due ripiani in marmo, un catino e una specchiera con il portacandele. In realtà sta progettando un bagno «più umano» per poter vivere qui 4 o 5 mesi all’ anno visto che la sua società di consulenza, tutta nell’ ottica del net-working, gli ha consentito di abbandonare la frenetica Milano. «Ora abito a Villarasca, vicino a Pavia, meglio le zanzare degli umani cattivi», conclude Teppati che tiene corsi ai top manager, lavorando sull’ innovazione con contaminazioni che vanno dall’ arte contemporanea alla magia. «Paint your life» si intitola, ad esempio, un suo corso mentre la «Tempesta perfetta» è la chiave per riuscire a risolvere i problemi.

Rassegna Stampa. “Corriere della Sera” e Stromboliultima modifica: 2011-08-16T14:51:00+02:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo