RASSEGNA STAMPA, CORSERA, L’ETICA, I GIORNALISTI I LETTORI

di Benedetta Argentieri
 
corsera.jpgPareri e confronti. Idee e suggerimenti. E un’opinione condivisa: “Grazie a internet si ha un controllo maggiore su quello che viene pubblicato”.  Già perché “sono i lettori a fare da garante. Ogni errore viene segnalato. E corretto”. Questa è una delle opinioni emerse dal convegno “Etica e comunicazione”. Una tavola rotonda per discutere anche della moralità nel mondo dell’informazione.
 
Giornalisti italiani e stranieri si sono trovati questa mattina alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Statale di Milano per parlare di etica e comunicazione. Del cambiamento dei media e dell’indipendenza del giornalismo. L’incontro è stato organizzato da Ada Gigli Marchetti, docente di Storia del giornalismo alla Statale, ed era rivolto soprattutto ai giovani. Quelli stessi che già dalle nove del mattino hanno riempito la sala delle lauree. Studenti di Scienze politiche e del master in giornalismo. Seduti anche per terra ad ascoltare la testimonianza di come il mondo della comunicazione è cambiato, da un certo punto di vista, e “rimasto troppo simile a quello di inizio secolo”. E il presidente dell’Ordine dei giornalisti lombardi, Letizia Gonzales, sottolinea l’importanza “di una pausa di riflessione sull’etica che però coinvolga tutti”.
 

La morale e il codice deontologico nel mondo dell’informazione.  E i rischi legati a internet. “La velocità può portare errori”. Ma, come spiega Marco Pratellesi, “ogni articolo viene modificato e aggiornato. E quindi anche corretto”. Poi ci sono le migliaia di lettori che “controllano e solo se si sbaglia un termine, lo fanno presente”. Il web sì “porta rischi, ma anche molte più opportunità”.
 
Un’esperienza condivisa anche oltreoceano. Jennifer Clark, del Wall Street Journal, spiega di come stiano proliferando “siti di comunicazione alternativa e libera”. Poi c’è il codice deontologico. “Severo” per i giornalisti americani. “Non si possono accettare regali di valore”. E come sottolinea Vivienne Walt del Time magazine, “l’errore ti può portare anche al licenziamento”. In Italia il codice deontologico c’è, ma “anche i giovani dovrebbero portare nella professione la propria moralità”.
 
E intanto per Valeria Palumbo, L’Europeo, “ci sono difetti strutturali e una zona grigia nel mondo del giornalismo”. Ancora di più, spiega Andrea Riscassi Tg3, “nel mondo televisivo, dove non ci sono specializzazioni”.Mentre Elisabetta Burba, Panorama, sottolinea come “il mondo della pubblicità condiziona troppo i settimanali”. Insomma, l’invito alla riflessione “è per tutti”. Perché, come ha spiegato Ada Gigli Marchetti, nell’introduzione “lo diceva anche Enzo Biagi: ‘L’etica c’entra sempre’”.
 

RASSEGNA STAMPA, CORSERA, L’ETICA, I GIORNALISTI I LETTORIultima modifica: 2008-11-13T20:21:35+01:00da leonedilipari
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