di Maria Chiara Ferrau’

LIPARI – Da 25 anni una casa è senza un proprietario. Uno l’ha costruita, un’altro ci vice, ma la casa doveva essere di un ente pubblico. L’immobile era stato costruito abusivamente in una zona cimiteriale da Silvano Saltalamacchia. Il Comune con un’ordinanza del 7 novembre del 1984 ha accertato la violazione per abuisvismo edilizio e il 16 febbraio dell’anno successivo la casa è passata al patrimonio del Comune. Sei anni dopo, nel 1991 il tribunale di Barcellona ha dichiarato Saltalamacchia un fallito e ha inserito nel procedimento fallimentare anche la casa. L’asta per un totale di 212 milioni e 200 mila lire era stata vinta da Salvatore Scaffidi, originario di S.Domenica Vittoria e residente a Milazzo. Ma l’abitazione non doveva essere inserita nel provvedimento perchè nel 1985 era stata acquisita al patrimonio del Comune. Ma la vicenda non finisce qui. Scaffidi difatti si è visto rigettare l’istanza di condono edilizio e il Comune due anni fa ha comunicato di aver proceduto alla trascrizione del possesso del fabbricato in favore proprio dell’ente. Dagli atti della conservatoria dei registri immobiliari la casa però risulta ancora intestata allo stesso Scaffidi. Silvano Saltalamacchia per avere giustizia si è rivolto ancora una volta alla procura della Repubblica di Barcellona e anche di Reggio Calabria.

La foto è di Antonio Iacullo