RASSEGNA STAMPA, “REPUBBLICA”, EOLIE SEMPRE A RISCHIO…

di Donatella Alfonso

ONDA.jpgUn´onda cinquantennale, in una situazione climatica che ricorda il precedente del novembre 1966, è quella che ha colpito la Liguria giovedì mattina. E nonostante la nostra regione sia sicuramente una delle più attente nella prevenzione, proprio la sua posizione geografica la mette a rischio, conferma Bernardo De Bernardinis, numero due della Protezione civile, responsabile dei sistemi operativi e delle allerte meteo.

Professor De Bernardinis, era possibile avere un´idea della mareggiata e intervenire per mettere in sicurezza le coste?

«La mareggiata non è stata una sorpresa, l´allerta c´era, da 24 ore prima; e la Regione Liguria, ricordiamolo, gode di autonomia ed è stata molto puntuale, anche stavolta».

Però dobbiamo ammettere che gli eventi marini sono più difficili da affrontare, almeno in sede preventiva…
«Lo dico anche da ordinario di idraulica, oltre che da ligure e da uomo di Protezione civile: il mare è un discorso diverso da tutti gli altri. L´intervento preventivo lungo la costa prevede periodi lunghi, e la Liguria, anche se è molto più attrezzata di altre regioni, è anche la più esposta d´Italia».

Siamo aperti a tutti i venti, insomma.

«Sì, certo: nell´ultimo evento ha preso i venti meridionali, Libeccio e Scirocco, e non può avere alcuna protezione, nella sua posizione. Credo che questi eventi possano richiamare ancora una volta l´attenzione sulla vulnerabilità delle coste italiane, non solo quella ligure, ma anche le Eolie, la Sicilia, la Calabria, ad esempio».

Professore, c´è chi ha parlato di un vero e proprio tsunami, chi ha ricordato che l´ultimo evento così impressionante fosse quello del 1970…. Un´esagerazione?
«Ripeto: anche di fronte ad una previsione molto ben centrata, la Liguria ha le sue vulnerabilità. C´è stata una combinazione di flussi più africani che atlantici e la Liguria è la più esposta. Quella che abbiamo registrato e che ha fatto tutti questi danni possiamo definirla un´onda caratteristica che prende la sua base alla diga foranea… In pratica, una mareggiata cinquantennale. Peraltro molto più mite del blocco del 1966: non solo l´alluvione a Firenze, ma sull´Isonzo e il Tagliamento, l´acqua più alta mai registrata a Venezia».

Considerato tutto questo, la Liguria merita il riconoscimento dello stato di emergenza, non crede?

«Non spetta alla Protezione civile dirlo, ma al ministro dell´economia. Il vostro presidente della Regione, però, si sta muovendo molto e farà bene».

RASSEGNA STAMPA, “REPUBBLICA”, EOLIE SEMPRE A RISCHIO…ultima modifica: 2008-11-02T15:49:54+01:00da leonedilipari
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