di Luisa Grion
Chiude la bottega sotto casa, l’alimentare all’angolo, la libreria che dà sulla vicina piazza, spariscono le vecchie insegne che hanno caratterizzato i quartieri. Dove non è arrivato l’assalto dei centri commerciali ha colpito la crisi economica: nelle città è in corso un processo di desertificazione urbana. I negozi di vicinato spariscono, le vetrine storiche abbassano la saracinesca. Uno studio della Confesercenti mette a nudo l’entità del fenomeno: dal 2002 al 2012 il numero medio di esercizi al dettaglio ogni mille abitanti è passato da quota 2,1 a quota 1,6, crollando del 24,3 per cento. Il problema, sottolinea il Censis, non è solo economico, ma anche culturale: tornare indietro non sarà possibile, le città – ma anche i commercianti – dovranno inventarsi qualcos’altro per dare ai quartieri una nuova rete sociale e di salvaguardia del territorio.