Rassegna Stampa. “Solo i turisti russi ci possono salvare…” su La Stampa

di Teodoro Chiarelli

lastampa.jpgCentocinquantamila turisti negli ultimi due anni. E’ un vero e proprio sbarco di massa quello dei russi sulle spiagge incantate fra Stintino e Costa Smeralda, Costa Rei e Pula nel 2011 (con una crescita boom del 46% sull’anno precedente) e 2012. Legioni di neoborghesi carichi di dollari venuti dietro alle avanguardie degli oligarchi arricchitisi con la dissoluzione dell’impero sovietico che da qualche anno hanno occupato alcune delle località più prestigiose.

Dall’onnipresente Roman Abramovich, petroliere e patron del Chelsea, che getta regolarmente l’ancora dei suoi superyacht di fronte alla splendida villa di Cala di Volpe, al finanziere e magnate dell’acciaio e di tanto altro (compreso l’Arsenal) Alisher Usmanov che una decina di anni fa ha acquistato da Antonio Merloni l’immensa villa di Romazzino. Da Tariko Roustam, “re” della vodka e presidente della Standard Bank di Mosca, che ha comprato Villa Minerva a Punta Volpe da Veronica Lario in Berlusconi, a Vassily Anisimov, magnate siderurgico padrone a Porto cervo di Villa Tulipano.

Con il corollario di feste favolose e spesso “cafonal”, gorilla arroganti, occupazione sistematica dei privé vip di locali come il Billionaire e fiumi di champagne. «Considerando l’ultimo triennio – spiega l’assessore al Turismo della Sardegna, Luigi Crisponi – i visitatori russi sono quasi raddoppiati. I centri balneari hanno una forte attrazione, ma non intendiamo fermarci ai soli mesi estivi. Vogliamo attrarre turisti dalla Russia durante tutto l’anno ampliando l’offerta, promuovendo prodotti di alto livello, come il turismo golfistico».

Del resto la richiesta proveniente dalla Russia è di un turismo di qualità, rivolto ad alberghi e residence delle categorie superiori: minimo 4 stelle, meglio se 5 stelle lusso. La Regione sarda ha piazzato uno stand al Mitt (Moscow International Tourism and Travel Exibition) in corso sino a oggi nella capitale russa dove 3 mila espositori propongono 200 destinazioni nel mondo. Dall’isola del “Paradiso”, come viene chiamata la Sardegna in riva alla Moscova, la Regione ha organizzato la partecipazione di 43 operatori.

E’ inevitabile che la Sardegna sia finita nelle mire di chi può investire ingenti flussi di denaro. L’interesse per il Forte Village ne è l’esempio più eclatante. Sulla scia di altre acquisizioni nelle località turistiche più esclusive del Belpaese: dagli hotel di Cortina e dintorni dolomitici, agli alberghi extralusso e ai bagni a cinque stelle di Forte dei Marmi. Sino alla meta emergente del Salento, dove sarebbero nel mirino masserie riconvertite in esclusivi resort.

Un discorso a parte merita, infine, Sanremo e l’estremo ponente ligure. La città dei fiori e, soprattutto, del Casinò ha sempre esercitato un fascino particolare fra Mosca e San Pietroburgo, sin dai tempi dell’aristocrazia zarista. Certo, non è più l’epoca dei pomposi soggiorni della zarina Maria Aleksandrovna, o delle vacanze dorate dei Tallevici (costruirono la chiesa russa di Sanremo), dei Merezkovsky (consigliere dello zar) o di Aleksey Tolstoj, parente del ben più noto Leone.

Ma dopo la parentesi sovietica, l’attrazione di questi luoghi per i nuovi ricchi del Cremlino è irresistibile. Ogni settimana all’aeroporto di Genova atterrano sette voli charter da Mosca. Lo scorso anno a Sanremo sono arrivati 12.892 russi. Non tutti turisti, visto che in città si parla di imprenditori moscoviti interessati a rilevare due grandi alberghi: Londra e Astoria.

Rassegna Stampa. “Solo i turisti russi ci possono salvare…” su La Stampaultima modifica: 2013-03-25T19:23:00+01:00da leonedilipari
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