Regione, tagli da 2,7 miliardi

rlombardo1.jpgIn attesa di capire quale sarà l’impatto definitivo della manovra bis del governo Berlusconi sui conti della Regione siciliana (dopo l’emendamento sulla Robin tax si stimano tagli intorno a 400mln), il governo Lombardo fissa i paletti minimi di contenimento della spesa nel triennio 2012-2014 alla luce della prima manovra nazionale, quella di luglio: il taglio sarà di 2,7 miliardi di euro. Oltre il 50% della manovra regionale sarà caricato sui capitoli di bilancio gestiti dall’assessore Caterina Chinnici, dunque riguarderà gli enti locali e la funzione pubblica, con una sforbiciata complessiva pari a 1,3 miliardi.

Consistenti anche i sacrifici che saranno chiesti alle famiglie e per le politiche sociali: 425,7 milioni nel triennio. I tagli più bassi quelli alla Sanità, 6,3 milioni in tre anni, anche se in questo caso la Regione dovrà trovare altre risorse per coprire il deficit del sistema. I numeri sui tagli alla spesa sono contenuti nell’allegato B della circolare dell’assessore all’Economia Gaetano Armao, emanata a metà agosto, e appena pubblicata nella Gazzetta ufficiale. I 2,7 miliardi, nello schema predisposto da Armao, sono così distribuiti: 613,7 milioni nel 2012, 869 milioni nel 2012 e 1,26 miliardi nel 2014.

Con la circolare viene chiesto alle singole amministrazioni (dipartimenti, uffici speciali) di trasmettere entro il 12 settembre alle rispettive ragionerie le proprie proposte di previsioni di bilancio “corredata da una dettagliata relazione illustrativa che comprenda eventuali iniziative legislative da inserire nel disegno di legge finanziaria 2012”.

A loro volta, le ragionerie dovranno inviare le proposte al servizio bilancio della Ragioneria generale, con relative osservazioni, entro il 16 settembre. I dirigenti dovranno definire “piani operativi triennali di razionalizzazione e riqualificazione della spesa, di riordino e di ristrutturazione amministrativa, di semplificazione e digitalizzazione, di riduzione dei costi di funzionamento, compresi gli appalti di servizio, degli affidamenti alle partecipate e del ricorso alle consulenze attraverso persone giuridiche”.

Per il solo 2012 i tagli previsti dalla Regione, ai quali vanno poi aggiunte le minore entrate per via della manovra bis, ammontano a 613,704 milioni (al momento sale a 1 mld dopo lèemendamento sulla ripartizione del gettito della Robin tax).

La quota maggiore sarà a carico degli enti locali e dei capitoli gestiti dall’assessorato alla Funzione pubblica, 301,988 milioni. Seguono Famiglia e politiche sociali-lavoro con 96,270 milioni; infrastrutture e mobilità con 44,177 mln; Economia con 42,174 mln; Istruzione e formazione con 30,357 mln; Territorio e ambiente con 26,771 mln; Risorse agricole con 24,968 mln; Turismo e sport con 11,531 mln; Attività produttive 9,803 mln; Energia con 7,412 mln; Presidenza con 6,391 mln; Salute con 1,434 mln.

“Speriamo che la manovra bis cambi e di non dovere rimodulare la circolare emanata a metà agosto – dice Armao – altrimenti sarà un dramma. Ci saranno pesanti ripercussioni su trasporti, spesa sociale, famiglie. Ci stiamo battendo a livello politico e siamo pronti a difendere la Sicilia in ogni modo per fare valere le nostre ragioni in tutte le sedi”.

Regione, tagli da 2,7 miliardiultima modifica: 2011-09-04T11:59:05+02:00da leonedilipari
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