Stromboli, da domani la protesta si sposta sul cratere

di Carolina Bernao e Cristina Cennamo*

 

astromboli.JPGNeanche le avverse condizioni meteo hanno fermato la voglia di collegamenti dei 300 strombolani che stamattina, come annunciato, si sono radunati davanti a Palazzo Montecitorio per manifestare contro i previsti tagli delle corse attualmente garantite dalla Siremar. Un viaggio davvero simbolico visto che, per ironia della sorte, quella stessa nave oggi in servizio lungo la tratta Eolie/Napoli (la M/N Laurana) e le cui corse rischiano di essere sospese, è stata l’unica in grado di attraccare a Stromboli, dove la protesta è scaturita. Partiti da Stromboli alle 15.30, i manifestanti sono arrivati infatti a Milazzo in serata e da qui hanno preso un treno per Roma, dove sono finalmente arrivati alle 9 del mattino. In tutto, quindi, ben diciotto ore di viaggio solo per “farsi ascoltare”. La loro è stata però una “dolce” protesta, come qualcuno l’ha definita: al centro della piazza è stato cioè allestito un banchetto con i dolci tipici, offerti a chiunque avesse voglia di ascoltare le loro ragioni. “Vivere a Stromboli comporta già le sue difficoltà, alle quali siamo abituati e che abbiamo scelto di accettare – dice Carlo Lanza, presidente della Circoscrizione di Stromboli– in inverno spesso rimaniamo isolati a causa del mare mosso, in più siamo consapevoli di vivere su un vulcano attivo. Ma non possono ridurre anche quei mezzi di trasporto essenziali in quanto ci consentono di raggiungere la terra ferma, portare i nostri figli alle scuole superiori e all’Università, andare da un dottore o in Banca. Tutte attività che in una realtà per così dire normale si espletano prendendo un autobus. I nostri autobus sono la nave e gli aliscafi!” La protesta però, come annunciato, non si ferma e domani 14 febbraio a Stromboli, la manifestazione “scalerà il vulcano”. Un centinaio di abitanti dell’isola, infatti, manifesterà ai bordi dei crateri attivi e qui si fermeranno ad oltranza. L’intenzione è quella di “sensibilizzare” anche La Protezione Civile che tanto ha fatto per quest’isola dal 2003, da quando cioè ha un presidio permanente sul posto a causa dell’ultima grossa esplosione del vulcano (avvenuta nel dicembre 2002). Scopo di tali iniziative è ottenere da parte degli organi competenti un impegno scritto che garantisca l’attuale assetto (2008) dei collegamenti da e per le Isole Eolie, anche attraverso uno stanziamento pubblico e un vettore di Stato. L’agitazione scaturisce dalla notizia secondo cui il Ministero per le Infrastrutture ed i Trasporti avrebbe già dato indicazioni alla dirigenza della Siremar (compagnia che gestisce il collegamento Milazzo / Napoli) di non accettare né abbonamenti né prenotazioni, a partire dal 28 febbraio prossimo. A questo si aggiunge la consapevolezza degli isolani che i 46 milioni di euro che dovevano essere prelevati dai fondi FAS, promessi dal Ministro Matteoli, potrebbero non arrivare e, quindi, appare inevitabile la riduzione dei collegamenti.

 

*Portavoce Comitato Stromboli

www.bartolinoleone-eolie.it

 

Stromboli, da domani la protesta si sposta sul cratereultima modifica: 2009-02-13T18:39:00+01:00da leonedilipari
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