Lipari, la “Grazia” della Madonna. Il drammatico racconto

gcosta 0011.JPGdi Gaetano Costa

Da tempo ero affetto da un forte prurito e perdita dei capelli dal cuio capelluto. Dopo una visita medica dermatologica, mi ordinavano delle punture sottocutanee (una fiala la settimana). Dopo circa sei sedute, l’ultima puntura era stata praticata un po’ in profondità, causandomi la bruciatura del cuio capelluto, cioè “l’artrofia”, con notevole chiazza e perdita dei capelli, in piu’ un solco di circa 4 cm. Ogni qualvolta che mi pettinavo i capelli, era un dramma. Il pettine inciampava in quel solco. Mi recai dal mio medico curante spiegando la situazione. Dopo la visita, mi fece una richiesta per una visita specialistica e immediatamente presi l’appuntamento all’istituto dermatologico “Idi” di Roma. Incontrai il professor Luigi Nardini il quale mi sottopose a un meticoloso controllo con gcosta11.JPGstrumenti sofisitcati, rilevando “il solco che avevo in testa”. Mi chiese se avessi avuto un incidente. Gli risposi di no e a questo punto spiegai tutto il “caso”. La diagnosi fu: “alopecia aerata accompagnata da un fattore androgenetico-atrofia e solco nel cuio capelluto con notevole chiazza e mancanza dei capelli”. Mi indicò ulteriori accertamenti sierologici nello stesso istituto e poi una terapia da eseguire. Mi raccomandò di non mettere la lozione nella zona atrofizzata perchè si complicava la situazione. A quel punto gli chiesi se mi poteva sottoporre ad un intervento chirurgico per rialzare il cuio capelluto. Il professore mi rispose che mi dovevo rassegnare perchè non c’era nulla da fare, in quanto la zona era atrofizzata e irreversibile.

Tornai a Lipari. Ogni giorno mi recavo nella chiesetta del pozzo recitando il Santo Rosario. L’8 dicembre 2009 alle ore 21 circa, pregai intensamente la Madonna del Rosario e nello stesso tempo invocai la Madonna dello Scoglio (il Santuario si trova nel comune di Placanica, sul versante jonico della provincia di Reggio Calabria) dove ogni anno mi reco due-tre volte per il gcosta44.JPG“Santo raduno” e qualche appuntamento con Frate Cosimo. Mentre pregavo intensamente, notai una gioia immensa da non saper descrievere gcosta22.JPGe un rilassamento totale accompagnato da un calore in testa. La mia preghiera si faceva sempre piu’ intensa, tanto da raccomandare al Signore e alla cara mamma “La Madonna”, tanta gente che soffre da malattie incurabili, persone che per colpa di tante tentazioni vanno allo sfascio. Insomma, tutti coloro che per un motivo o per un altro sono costretti a soffrire. E anche per coloro che non sanno pregare o che non vogliono pregare. Oggi voglio dire a voce alta che laddove la scienza medica non può arrivare, la mano del Signore e quella della nostra Vergine Maria arriva, cosi’ come quella mano che mi ha toccato in quel momento di preghiera. Uscendo dalla chiesa, rientrai a casa e mi misi a letto. Dopo circa un’ora e mezza, il sonno si fece profondo. Lo desideravo tanto. Tantissimo. La mattina, dopo i soliti rituali, mi pettinai i capelli e il pettine non inciampava piu’ in quel solco. Non volevo credere ai miei occhi. Guardandomi allo specchio, il solco era scomparso!!! Con forte emozione continuai a guardarmi. Nel solco atrofico, proprio in quella “zona irreversibile” erano ricresciuti i capelli. Lo stesso giorno mi recai nella chiesetta del pozzo per ringraziare la Maddona e recitare il Santo Rosario. Il 21 giugno partii’ per Roma per la visita di controllo con il professore Nardini. E rilevava che “il solco non esisteva piu'”. Rimase perplesso e mi disse. “Cosa ha fatto sul cuio capelluto?”. Gli risposi: “Niente. Ho soltanto pregato perchè ero molto rammaricato dopo la sua diagnosi”. Lui mi rispose: “Roba da non credere perchè quello che lei aveva era irreversibile e non c’era niente da fare. Solo cosi’ si spiega “una grazia” per un credente come lei”.

Lipari, la “Grazia” della Madonna. Il drammatico raccontoultima modifica: 2010-08-02T06:14:49+02:00da leonedilipari
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