Rassegna Stampa. “Corriere.it”. Santa Marina Salina e l’opera dedicata a Massimo Troisi

di Gianluca Rossellini

mgcucinottagruppo.jpgSanta Maria Salina, a diciannove anni dal capolavoro di Massimo Troisi, «Il Postino», ha dedicato una kermesse e un’installazione artistica all’attore e regista partenopeo. Ma è proprio in merito all’installazione che si registrano i primi malumori. L’opera è stata eseguita dallo scultore Antonello Arena, seguito dall’esperto d’arte Saverio Pugliatti, e ricorda un elemento della pellicola: la bici del postino. L’installazione è larga circa due metri, alta un metro e venti ed è ricoperta di resina e intonaco bianco tipico dello stile eoliano. Di impatto visivo immediato per il visitatore: la bici del portalettere sfonda il manifesto del film incollata con resina. Ma molti cittadini storcono il naso e si mostrano critici con l’amministrazione perché la considerano non adeguata allo stile dell’isola. Per altri addirittura sarebbe abusiva perché costruita senza l’approvazione del Genio Civile, senza l’autorizzazione della Soprintendenza e alcuna concessione edilizia, nonostante le ferree regole vigenti per l’edificazione di qualsiasi opera alle Eolie patrimonio dell’Unesco.

PRESTI: «MIOPIA CULTURALE» – Antonio Presti, imprenditore, artista e mecenate, che in tutta la Sicilia ha creato insieme anche ad altri scultori delle installazioni per il progetto Fiumara d’Arte, però difende l’amministrazione e Arena sottolineando: “Capisco il dibattito, ognuno è libero di pensarla come vuole, ma non condivido che questo tipo di discussione scatti solo quando si tratta di opere d’arte. Quando invece vengono fatte delle costruzioni private o altre per tutelare l’ambiente stesso magari con opere in cemento e ferro, nessuno si scandalizza. Magari sono anche a norma, però devastano il territorio. Io ritengo invece che le opere d’arte si fondono molto bene con l’ambiente perché aggiungono solo bellezza ad un territorio già stupendo. Guardandole scatta un pensiero, si riempie il cuore. Quindi mi auguro che non venga realizzata solo una bicicletta, ma mille biciclette e installazioni per sconfiggere questa miopia culturale. Si deve sostenere l’arte che deve essere rispettata e messa in risalto. La riflessione quindi va estesa alla normativa pubblica per altro tipo di opere”.

GIUSTIZIA – In passato lo stesso Presti è stato al centro di polemiche e ha dovuto subire anche serie vicende giudiziarie per la realizzazione delle installazioni di Fiumara d’Arte. L’opera «Stanza di barca d’oro» viene messa sotto sequestro durante l’inaugurazione e per «Finestra sul mare» è stato denunciato per occupazione di demanio marittimo e abusivismo edilizio. Contro Fiumara d’arte vengono avviati cinque procedimenti giudiziari e ha inizio l’intricata vicenda processuale che ne blocca di fatto il completamento. I sindaci si tirano indietro e Presti viene lasciato solo di fronte alla giustizia, anche se al suo fianco si schiera la stampa e il mondo dell’arte.

– Non crediamo proprio che l’opera sia abusiva, anche perchè all’inaugurazione in pompa magna era presente il Soprintendente di Messina Salvatore Scuto. Sarebbe il Massimo…(bl)

Rassegna Stampa. “Corriere.it”. Santa Marina Salina e l’opera dedicata a Massimo Troisiultima modifica: 2013-09-05T10:21:26+02:00da leonedilipari
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