TESSUTO SOCIALE MALATO PERCHE’?

di Bartolino Ferlazzo

POLTRONE.jpgQuando siamo stati chiamati, per rinnovare, il Consiglio Comunale ed eleggere il nuovo sindaco, lo scorso anno,ognuno con le proprie idee con le proprie convinzioni, abbiamo pensato di operare una scelta positiva, di rinnovamento, di cambiamento per un comune, forse, fin troppo bistrattato da anni, di male amministrazione, di interessi lobbistici, di rappresentanze settoriali e limitate, ognuno pensava, avesse il candidato giusto che, avrebbe quanto meno, poi, collaborato con la gente, con gli elettori, ascoltato gli eoliani ed indirizzando questo comune verso un futuro, sicuramente molto diverso, molto più impegnativo del passato anche recente.-
 Un futuro, fatto di sfide, principalmente economiche.
 Un futuro a cui purtroppo negli ultimi anni, ed i segni erano ormai evidenti, ma non abbiamo dato peso, non li abbiamo preso troppo sul serio, usando sempre e solo gli stessi metodi primordiali, secondo cui in un mese si ottiene, tanto quanto basta per vegetare nei restanti undici. Il rinvio perenne, continuo, l’ evitare decisioni che magari sarebbero potute apparire fin troppo restrittive per le lobbi e quegli amici a cui ci si è affidati in precedenza, in termini semplici, la politica del rinvio, della spartizione e del favoritismo, mettendo da canto la politica del fare e del fare per tutti.-
 Cos’è questa politica – è questa la politica – cosa dovrebbe essere la politica ?
 Magari potremmo definirla < l’ arte del maneggiare il letame senza sporcarsi le mani  >  o come diceva Bismarck <  l’arte di servirsi degli uomini, dando loro l’ illusione di servirli > ed in entrambe le definizioni, diciamo che Lipari ci rientra in tutto e per tutto.-
 La politica è diventata una logica, la vecchia logica di parte, forse di schieramento, retaggi di tempi bui ma maledettamente attuali, la divisione dei posti, degli incarichi, ma non delle responsabilità, a tutto questo andrebbe contrapposta la logica dell’ attuale, del fare, del servizio da rendere, delle risposte da dare, delle responsabilità da assumersi; la prevalenza della vecchia logica, ha portato a quello che agli occhi dei più si presenta come una preoccupante situazione morale, sociale, politica e di legalità di queste isole, in tanti adesso si chiedono se esiste ancora la possibilità di un riscatto, dal servile e mortificante dominio del potere politico-economico, detenuto da pochi, risollevarsi da quelle situazioni di soggezione, di arroganza, prepotenza e prevaricazione, proprie di chi detiene il potere, ma anche risultato di pochezza morale, di prospettive nulle e di improbabili giustificazioni, di vera miseria e povertà di valori.-
 I tempi che viviamo e che ci apprestiamo a vivere, non sono e non saranno, felici sotto tutti i punti di vista, in particolare quello economico, con una recessione in atto, che non fa intravedere all’ orizzonte nella di buono e che, in queste isole, si nota e si accentua maggiormente; il benessere, quel poco ancora esistente, derivante da quella parvenza di turismo a cui ci aggrappiamo, e deve essere equamente suddiviso, le regole della democrazia vanno rispettate, sempre e da tutti, senza eccezione di sorta, poichè su di esse si poggia il retto vivere della società, di una comunità, composta da persone serie, capaci, con una propria intelligenza ed identità personale, capaci di autonome decisioni in ordine all’ agire per la soluzione dei problemi quotidiani di queste isole, liberi da giochi di potere e di forzatura, a Lipari esiste tutto questo ?
 Giornalmente notiamo che il modo di agire è quello di arrogarsi tutto e di chiedere solidarietà, esempio classico, la riunione tenutasi sabato scorso 15, relativamente al problema dei servizi marittimi, quando tutto era già stato confezionato su un documento stilato da una sola parte e, dopo si richiede, adesione, POTERI.gifcollaborazione; prima si verificano le idee e le varie ipotesi, dopo si stila un documento unitario e paritetico, ma l’ arroganza del potere, la prevaricazione sull’ interesse comune, porta ad acuire ancora di più il grande distacco già esistente tra la gente eoliana e chi vive nelle stanze dei bottoni, ponendo le basi, per allargare la forbice, tra i vari ceti ed il palazzo, in una società in crisi, sfiduciata, spappolata che potrebbe avere risvolti drammatici se il quotidiano non verrà affrontato realmente e coscienziosamente, in prospettiva di un’ altra estate negativa, che diventerebbe la madre di tanti rancori, di frustrazioni, di maggiori disocuupati, di un perbenismo di sola facciata, scevro delle vere condizioni della stragrande maggioranza degli eoliani. La cosa più importante, in questi momenti, deve essere la salute della collettività eoliana, fare quadrato e fare politica in questi frangenti è puro eufemismo, bisogna fare politica concreta, dura, d’ urto, di forza, non può e non deve imbarbarirsi su contrapposizioni illogiche e meschini interessi di parte, per domani arrogarsi meriti e non fallimenti, bisogna preservare gli interessi degli eoliani ed agire per gli eoliani, in tutti i settori, ponendo alla base se necessario, anche azioni e strumenti forti, fino a questo momento abbiamo agito per favoritismi ed in prospettiva di quella settimana di turismo, del tutto subito ed a qualunque costo; ma quello che è stato disimpegno, pressapochismo, negligenza, cattiveria, così continuando potrebbero portare ancora di più verso un degrado senza precedenti, ed un limite al quale siamo vicinissimi ed oltre il quale c’è solo l’ anarchia che produce, disprezzo, arroganza, pressione e morte sociale.-
 La poltrona non significa potere, ma sudditanza, non significa preminenza ma servizio, non significa arroganza ma impegno verso e con la gente; in questa recessione, gli interessi dividono ed allargano il divario nei confronti dei ceti più deboli, verso la classe sociale medio bassa, portando a vivere in condizioni ancora più di ristrettezze economiche e sociali, specialmente verso coloro che vivono ai margini, verso i più poveri, ed a tal proposito vogliamo ricordare a noi stessi una frase che disse Gioanni XXIII°, il Papa buono “… se i poveri non saranno attenzionati e presi seriamente in considerazione, questi produrranno una rivoluzione… ” semplici concetti e dure parole dette parecchi anni fa ? no se sono state profferite da una persona altamente qualificata ed importante e, mai risuonano attuali come in questi momenti.-
POVERI.jpg Chi soffre maggiormente, quando lo capiranno forse sarà troppo tardi, sono i giovani, i nostri figli, risentono di questo sfascio generale, di malcostume dilagante, abbandonati a loro stessi, senza stabili punti di riferimento, come svuotati da ogni contenuto morale, privi di motivazioni e di comportamenti pratici e logici, ma sollecitati da strani messaggi di facile e futile felicità momentanea, che purtroppo cattive amministrazioni e, nel tempo un dissennato turismo di massa ed inqualificato, hanno prodotto, sono quelli maggiormente colpiti dal facile negativo, dal decadimento morale, umano e sociale, che sta inondando questa società.-
 Per questo nulla è precostituito, nessuno è depositario della verità, ognuno deve fare seriamente e correttamente la propria parte, sempre in funzione della collettività e della legalità, senza sperequazioni di sorta, senza favoritismi personali e lobbistici. Bisogna attivarsi in funzione degli eoliani in primis – i veri turisti di queste isole – e verso coloro che vorrano ancora venire a ttrascorrere quì da noi le loro ferie, con simpatia, permettendo loro di trascorrere giorni di sereno riposo, fuori dal caos, dal frastuono, questo il segreto semplice di un turismo a dimensione umana, che porterebbe, con un’ adeguata politica dei prezzi ed incentivazioni, ad un buon ritorno di benessere per tutti; siamo chiamati ad essere artefici del nostro futuro, chi ricopre cariche istituzionali in modo maggiore, facendo sentire la propria voce e se necessario battendo i pugni sul tavoldo di chiunque, artefici del nostro progresso e benessere che si deve tramutare contro tutto e contro tutti, anche con azioni clamorose, in servizi sociali, più benessere generalizzato, più reale attenzione verso tutti, più ordine sociale, più cultura mirata alla valorizzazione delle nostre isole, più interessi verso i giovani e i meno abbienti e, non in semplice e squallido favoritismo personale e di parte; per questo il terreno paludoso dei favoritismi verso pochi amici e la corsa verso io tutto e subito, intrecciano una rete di rapporti squallidi tra le persone che diventano vittime del ricatto compromessi in illeciti che a Lipari sono purtroppo diventati abitudini.-
 Ben vengano tutte le iniziative di carattere sociale, culturale, economico, artistico a protezione della nostra vita e dell’ ambiente eoliano, nonchè di tutto ciò chereclami.jpg potrà essere realizzato per rendere migliore e decorosa la nostra vita, se avverrà tutto questo, certamente, non sarà stato vano crederci o tempo perduto; si richiedono servizi sociali più puntuali, più celeri e sicuri, è un diritto di tutti gli eoliani poter usufruire di veri e validi servizi, non si può elemosinare l’ acqua che arriva, anche grazie ad interrogazioni consiliari o per interessamento dell’ amico, il diritto non è una cortesia, si impone la politica responsabile da parte di tutti alla vita del paese senza prevaricazioni, un serio e qualificato servizio della gestione politico-amministrativa, un raccordo tra le varie componenti del potere politico con le forze sociali, economiche per azioni condotte ed atte a risollevare questo comprensorio, non si possono disattendere oltre le richieste per interventi che investono la viabilità, la portualità, il servizio idrico, la sanità, i trasporti pubblici e di comunicazione terrestri ed in particolare quelli marittimi, certo va riconosciuto che amministrare queste isole è problematico, ma è appunto per questi motivi che, chi si pone al timone deve conoscere l’ arte del comando, della navigazione in tempesta, i mezzi e gli uomini di cui dispone per compiere una traversata sicura onde poter giungere a destinazione e con serenità e benessere per questo comune, altrimenti colare a picco è certezza, facendo naufragare speranze e sogni, disilludendo quanti, ci avevamo creduto veramente, svegliati Lipari.-
 Auguri Lipari.-
                                                                                                             

TESSUTO SOCIALE MALATO PERCHE’?ultima modifica: 2008-11-25T06:09:58+01:00da leonedilipari
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