TURISMO, QUALITA’ O QUANTITA?

di Bartolino Ferlazzo

cartoline8.JPGDal 1948, periodo in cui Lipari, le Eolie e gli Eoliani, si affacciavano ad una nuova prospettiva, è trascorso quasi mezzo secolo, ed oggi noi desidereremmo, con molta modestia, fare il punto e suggerire qualche riflessione, il tutto dettato dall’ amore sviscerato per queste terre che stanno a cuore a quanti ancora credono e desiderano un clima di vero rinnovamento che ultimamente pervade la gente eoliana.-
 Illustreremo genericamente, riproponendoci di entrare successivamente nel merito, di quelle che sono le problematiche del nostro comprensorio, quali idee abbiamo raccolto, tra vecchie dichiarazioni d’ intenti e propositi, sempre attuali, ed esigenze quotidiane.-
 Genericamente non vuol dire, una semplice e pura enunciazione cronologica di cose fatte o non fatte o fatte male, ma significa che, in seguito, durante l’ inverno proporremo le nostre idee, affinchè non ci venga rimproverato di essere disfattisti e privi di idee, enunciamo le cose, portiamo all’ attenzione di tutti le problematiche inerenti a quella voce fondamentale e primaria del nostro bilancio, il turismo.-
 Le otto sorelle, come qualcuno, ancora oggi in auge, scrisse nel febbario del 2003, debbono essere lette e coglierne i significati più profondi, senza tralasciare anche quelli importanti vacanzieri, tanto da giustificarne la permanenza, tanto da farne una scelta come itinerario unico al mondo. Venire alle Eolie, non può consumarsi in un semplice incontro superficiale, frettoloso guardando e ricercando solo ciò che è famoso, ciò che è tipico, ciò che magari è anche segnalato; il danno maggiore scaturisce dalla quantità indiscriminata ed incontrollabile, anche e principalmente di bassa lega, a discapito di una scelta di qualità, sono questi gli esiti del nostro turismo, ossia quello di massa non qualificata e non qualificabile.-
 Un esponente istituzionale, che ancora oggi ricopre cariche istituzionali, nel gennaio del 2003 in un’ intervista disse letteralmente così “…il calore umano, l’ unicità dei paesaggi sono gli elementi sui quali punteremo per un turismo culturale qualificato che non abbia le caratteristiche del fenomeno di massa, ma che dimostri continuità ed attenzione per uno dei sistemi insulari più interessanti al mondo…” sono trascorsi cinque anni, quasi sei, da quelle dichiarazioni, sembrano un’ eternità, tanto sono lontane, tanto sono parole, tanto è stato il degrado, sempre crescente e continua ad esserlo, fino a qualche mese fa, palpabile a vista d’ occhio e, per ricordare a noi stessi, perchè altri lo sanno e fanno finta di ignorare, addirittura nel gennaio del 2000, l’ allora Presidente della Provincia Regionale di Messina, Giuseppe Buzzanca, disse “…questo Ente attenziona da anni le sette sorelle, con tutta una serie di iniziative atte a migliorare la viabilità interna e la continuità dei servizi di collegamento, non tralasciando assolutamente o perdendo di vista la fonte primaria, ossia il turismo…”, mai parole sono state più ingannevoli, come le  dichiarazioni fatte da altri, di queste, ed allora alla luce di quelle affermazioni e di quanto sta accadendo, l’ attuale primo cittadino di Messina, non crede che avrebbe qualcosa da farsi perdonare ? non crede di dover chiedere scusa agli eoliani ?
 I primi visitatori che scoprirono le Eolie interessati ed attratti da questo piccolo mondo a parte, fatto, allora, di natura selvaggia, di fantastici paesaggi, di luci esaurito2.JPGe colori unici che riflettono in un mare di cristallo di un blu intenso, una natura capricciosa fatta anche di un mare che bolle, adesso sarebbero in grado di riconoscerle ? avrebbero la certezza e consapevolezza di trovarsi veramente alle Eolie ?
 Turismo non di qualità, fatto solo ed esclusivamente, in prospettiva di quindici giorni dove poter accaparrare di tutto e di più, di giovani, che per ovvie ragioni ed esigenze, non hanno e non sono in grado di poter spendere, fatto di gente anche poco raccomandabile, fatto di rumore, fatto di frastuono, fatto di caos incontrollato e forse incontrollabile e, che non rappresentano gli elementi che quarant’ anni fa attrassero coloro che invece vi trovarono il fruscio del vento sullo iunco intonato con il canto dei grilli e delle cicale che sicuramente è stato uno dei poemi musicali più affascinanti e sublimi di questi luoghi.-
 Turismo massificato che distrugge la nostra economia, che riguarda pochissimi fortunati gestori di attività frequentate, da soli e nella stragrande maggioranza, ragazzi, giovani e nient’ altro. Non era questa l’ idea di turismo che si erano prefissi i primi veri pionieri eoliani, si mortificherebbero e proverebbero disgusto nell’ osservare tutto ciò, loro che hanno aperto le porte di questo paradiso ai francesi, con il Club Mediterranè, con le prime e belle strutture di Vulcano Porto e vorrei quì ricordare uno dei tanti personaggi di quell’ epoca, senza fare torto a tutti gli altri che non menzioneremo, la Prof. ssa Isabella Conti Vainicher, mia grande ed unica Preside all’ Istituto Tecnico Commerciale di Lipari. Ma questa è preistoria, questi sono ricordi di tempi che mai più, purtroppo, ritorneranno.-
 Torneremo su tutto questo, indicando nello specifico le problematiche, ancora oggi irrisolte sia per fatti contingenti sia per negligenza, dando il nostro apporto, proponendo senza voli pindarici e mega idee, quelle le lasciamo agli esperti nei vari settori che proliferano come funghi, ma con tanta umiltà e modestia, da gente della strada che vive giornalmente tutto questo ed anche di peggio, trattando quelli che sono stati e continuano ad essere i guasti accaduti o procurati, le disattenzioni, l’ incultura e le possibili, attuabili o praticabili soluzioni, anche se tutto questo spetta a chi di dovere, lo faremo per non essere qualificati come irresponsabili,critici senza proposizione, per evitare che gli eoliani continuino ad essere i veri turisti di queste isole e perchè il guardare non sempre rispecchia il saper vedere o rispecchiare quanto si vede, quello che abbiamo, che sappiamo di avere ma non mettiamo in pratica, che non abbiamo ma che potremmo e dovremmo cercare.-
   Auguri Lipari

TURISMO, QUALITA’ O QUANTITA?ultima modifica: 2008-11-05T09:51:18+01:00da leonedilipari
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