di Marcello D’Amico
Carissimi amici eoliani, in particolare tutti i tifosi milanisti, con le dovute scuse ai bianconeri, nerazzurri ecc., finalmente e’ finita l’agonia delle altre 19 squadre di serie A. A due giornate dal termine del campionato l’altra squadra di Milano si e’ laureata campione d’Italia per la 18ma volta.
Chissa’ quale saranno le scuse ora del caro amico interista Daniele. Innanzitutto da questo momento non puo’ piu’ concludere i suoi interventi sul nostro Notiziario ” con l’Inter Campione d’Italia”. Ora la scettro e’ passato al Milan, squadra indiscussa dominatrice del campionato.
Non voglio prolungarmi a lungo perche’ ancora il campionato non e’ finito, c’e’ la lotta per la salvezza, per il secondo posto e per gli spareggi di Champions a per l’altra Coppa Europea.
Voglio pero’ precisare che il Milan ha dominato in senso assoluto prendendo delle volte decisioni che in altri ambienti avrebbero spaccato in due la societa’, vedi caso Ronaldhino.
Questo e’ stato un successo inaspettato se consideriamo che all’inizio di campionato Galliani aveva assunto un allenatore quasi sconosciuto e con poca esperienza, nessuna con squadre blasonate. Gli acquisti sono stati azzeccati in pieno, soprattutto quelli di alcuni giocatori giunti al tramonto della carriera e altri quasi sconosciuti.
Ma il Milan ha vinto lo scudetto soprattutto in virtu’ dei netti quattro domini negli scontri diretti contro le piu’ pericolose avversarie: Inter e Napoli. Gli ultimi due confronti finiti con altrettanti netti e umilinati 3-0. Con due punti di svantaggio interista ci si aspettava il grande sorpasso a San Siro, invece e’ arrivata un’umilinate disfatta nata dopo appena 44 secondi di gioco.
Ora aspettiamo il risultato della partita di ritorno di Coppa Italia con il Palermo ed una vittoria significherebbe un probabile scontro nella finale con i cugini interisti.
E cosi’ i senatori rossoneri sono riusciti alla grande impresa, alla fine con un vantaggio non indifferente. Ma per me la soddisfazione piu’ grande e’ stata quella di vedere in campo tanti giocatori italiani, in due occasioni ben sette elementi: Abbiati, Abate, Nesta, Zambrotta, Gattuso, Ambrosini e Pirlo.
Un caro saluto a tutti dalla Downunder Australia con il Milan Campione d’Italia per i prossimi dodici mesi.
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