ACQUA, COME L’ORO. COSTA 7 VOLTE IN PIU’…

621796401.2.JPGdi Pietro Lo Cascio*

nell’Isola di Lipari (Isole Eolie), uno dei più importanti poli turistici della Sicilia, riconosciuto “Patrimonio dell’Umanità” dall’Unesco, vivono centinaia di cittadini costretti a pagare l’acqua a un costo 7 volte superiore alla media nazionale (che si aggira intorno a 1 euro per tonnellata, secondo le stime fornite da Federutility e dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua; fonte: helpconsumatori.it).

 

Questi cittadini vivono in alcune contrade dell’isola (San Nicola, Capistello, Cappero, San Salvatore) dove esiste, già da anni, una rete idrica comunale mai entrata in funzione. Per l’approvvigionamento sono dunque necessariamente costretti ad avvalersi della fornitura tramite autobotte, data in appalto a una ditta privata dal Comune di Lipari.

 

Il costo di queste forniture, stabilito nel capitolato d’appalto, è pari a 54,85 euro per un viaggio con capienza di 8 tonnellate, cifra che comprende poco più di 8 euro destinati a coprire il costo dell’acqua (circa 1 euro a tonnellata), mentre i rimanenti 46 euro servono invece a coprire il costo di questo servizio.

 

I cittadini di queste contrade, dunque, pagano 6,85 euro ogni tonnellata d’acqua, ovvero un costo enormemente superiore non soltanto a quello dei loro stessi concittadini serviti dalla rete idrica, ma a quello di qualsiasi città italiana ed europea.

 

Le autobotti caricano acqua a distanza di pochi chilometri dalle aree disagiate, e nell’arco di poche decine di minuti sono in grado di raggiungere gli utenti, effettuare il servizio e ritornare alla base.

 

Per comprendere in maniera più esaustiva lo scenario descritto, si pensi che un taxi, per recarsi alle stesse contrade percorrendo la medesima distanza, chiede a un cliente poco più di una decina di euro.

 

È assolutamente inaccettabile che un folto numero di cittadini, che hanno pagato a suo tempo gli oneri di urbanizzazione comprendenti anche l’accesso alla fornitura idrica attraverso una rete, siano soggetti ancora oggi a questo ricatto incivile e indegno di una società moderna e avanzata come la nostra, e ciò per evidente inazione delle amministrazioni comunali succedutesi negli ultimi anni, che non hanno mai ritenuto di utilizzare disponibilità finanziarie emergenziali per l’attivazione di questa rete idrica.

 

Risulta chiaro come il costo del trasporto dell’acqua e, dunque, il complessivo costo dell’acqua che questi utenti sono costretti ad affrontare per sopravvivere, sia assolutamente sproporzionato e incompatibile con la media nazionale; il fatto diviene ancora più odioso e ingiustificabile se si considera che esiste una rete idrica in prossimità degli stessi utenti, sui quali il comune fa gravare costi che sono – di fatto – connessi alle proprie incapacità amministrative. Sette euro per un metro cubo d’acqua è un prezzo insostenibile e inaccettabile per famiglie disagiate o numerose, o per anziani pensionati, che costituiscono una significativa componente dei residenti di queste zone.

 

Invito pertanto le SS.VV. a volersi attivare, secondo le rispettive disponibilità e competenze, per una verifica delle responsabilità alla base di questa grave situazione e per una concreta tutela del diritto di accesso a un bene primario che dovrebbe essere garantito a costi equi e sostenibili anche ai cittadini di queste contrade di Lipari, al pari di tutti gli altri cittadini italiani.

ACQUA, COME L’ORO. COSTA 7 VOLTE IN PIU’…ultima modifica: 2008-08-23T14:08:02+02:00da leonedilipari
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