“U purtuni” è di burro. La sensibilità con la quale si preferisce affrontare il giornaliero-quotidiano, aggiunge attenzioni particolari a movimenti scientificamente studiati, tali da rasentare il ridicolo, andando oltre la lealtà comportamentistica, nel dedicare il reciproco tempo fra lo “sbirciamento” e la chiusura della porta in faccia. In faccia non a chi scrive ma a chi legge. Il mondo “politicheddu”  ha una sua speciale voglia di “ossequianza”, che contrasta pubblicamente con la morale dei confronti.

 

C’è chi vuol continuare a zittire e c’è chi vuol continuare ad ascoltare. Il sotto vuoto appartiene alla sottospecie, che è uno speciale modo di fuggire dall’impronta dell’essere senza voler apparire, per continuare la storiella del “non c’ero”. Quasi una cornetta staccata che simula l’occupato. Fra rispondere alle domande, certa politica preferisce dare le sue risposte prima di ricevere le domande. Perchè?

Dopo le transenne e dopo “u purtuni”, si capisce chi sta sempre di più dal lato della gente che purtroppo è quella che paga anche per queste colpe.