Le orme che noi isolani lasciamo sulla sabbia delle spiagge in qualsiasi parte del mondo assomigliano sempre più a quelle che i cammelli lasciano sulla sabbia del deserto. Non affondano ma restano in superficie come pennellate di umanità. Sarà l’abitudine o il piacere oppure ancora sono i nostri arti inferiori che custodiscono l’impronta dell’isolanità dalla testa ai piedi. In queste tracce ai confini del “marissimo” caraibico disegniamo anche l’affetto che abbiamo ricevuto da Alessandro Giustolisi, adottato da Vulcano ma ormai isolano di Barbados a tutti gli effetti. Qui lo chiamano Supersicily e lui sempre sorridente ci lascia un abbraccio da portare alle Eolie, ai suoi amici e soprattutto agli amici di suo padre che adesso vive in quell’altro paradiso, magari senza mare ma con tanto cielo che accetta l’impronta del giusto e del Giustolisi…

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