Perchè i giovani mancano alle celebrazioni?
Forse perchè ancora oggi e in ogni parte d’Italia tira aria di discriminazione che potrebbe essere scambiata o è già scambiata per “razzismo” di classe.
Avere la differenziazione del posizionamento fisico, in manifestazioni pubbliche, fra autorità e cittadini è un voler ricordare: “qui comando io” contro le storiche frasi delle campagne elettorali dove trionfa sempre la frase, “al servizio dei cittadini”.
L’era attuale dovrebbe stimolare invece tutto quel senso di democrazia, dove l’egualitario dovrebbe contenere tutti gli umani, indipendentemente dai ruoli e dall’età, allo stesso posto.
O palchi per tutti o piazza per tutti, dove l’abbraccio dovrebbe essere universale.
Se ciò non avviene è perchè nessuno ancora, forse, ha avuto il tempo di pensarci.
Magari anche alla prima processione si potrebbe dare l’esempio alla nazione.
Spalchettiamoci….
CADUTI IN GUERRA&GIOVANIultima modifica: 2008-11-09T15:59:20+01:00da
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