I voti sono “piezzi di core” e guai a toccarli. Vanno difesi con le unghie e con le pinne. Non fate infuriare i politici, soprattutto quelli che non sanno nuotare e si servono del salvagente a forma di “paperella”. Alle Eolie è tutto diverso, i politici sanno nuotare benissimo, non sono interessati ai voti (per modo di dire…) e quindi ai “piezzi di core”. Solitamente fanno  il “core a piezzi”. Per via dell’andazzo lamentoso degli isolani che vogliono tutto, il meglio di tutto e subito, visto che poco – per non dire niente – per ora funziona. Qualche politico ha consigliato agli isolani più lamentosi di cambiare isola, magari andare fra i “dammusi”, dove ci sono i centri per rifugiati più o meno politici e clandestini, tartarughe ed aeroporti. Hanno casa, Armani, grossi politici, grandi cantanti e tanta brava gente (ma di questi non frega niente a nessuno). Il vanto dei politici eoliani è l’attesa del futuro, con i vantaggi della nuova rimodulazione dell’ospedale, dell’avvento del parco (mare&terra), del nuovo mega porto turistico di Lipari, della messa in sicurezza di porti, pontili e montagne della pomice, dell’ampliamento dell’impianto di desalinizzazione, della riapertura della strada Canneto-Acquacalda con relativo salvataggio delle case di quest’ultima, dello spostamento impianti pretrattamento fogne, della rivitalizzazione di tutte le spiagge, dell’ampliamento del sistema collegamenti marittimi e così via. Non sarà un cuore di panna ma senza dubbio è un cuore di politica.