A  ” menza botta “. Così si procede nella gestione delle principali e gravi problematiche eoliane. Fra gli operai ex pomice che domani trascorreranno la Pasqua nella stanza del sindaco a “Pane e Acqua”, si aggiungono quelli della lavorazione del legno per falegnameria e si spera per i dipendenti dell’ospedale. Fra l’improvviso “ParcoSi-No, OspedaleSi-No, MegaportoSi-No, MessainsicurezzaportoSi-No “, è arrivato l’assessore al turismo nell’attesa dell’altro in sostituzione della farmacista Mimma Sparacino. Che botte arrivano alle Eolie e non sono certo botte di vita. Chiaramente ognuno fa quello che può, ma chi paga è sempre il puro eoliano, cartelle Serit comprese, come ultima beffa dopo la fuga dell’impresa da Acquacalda. E oggi ci fermiamo qui per non avvilire l’eolianità, Anche noi a “menza botta”…