Il copia e incolla non è solo una mossa da computer, è anche un abito uguale. E’ il mio, gridava la Laurito vedendo il rosso vestito della Clerici a Sanremo. Al mercatino dei falsi stilisti, fra le simil borse diverse solo nella fattura e nel prezzo, fra simil parmigiano, iniziano a spuntare simil capperi e simil malvasia di Lipari. La gente, turisti inclusi comprano, ridono e vanno via. Affari in corso. La storia dei falsi ricorda nelle Eolie le false promesse dei voti ai candidati amici ma per invidia poi si votavano i concorrenti. Ricorda le false raccomandazioni politiche per esentare dal servizio militare e le false pensioni di povertà e silicosi. Il falso del falso resta comunque l’elenco dei programmi elettorali. Qui spietatamente ci accorgiamo che quando il giovane commerciante africano ci porge la falsa borsa di Gucci offrendoci in omaggio i falsi capperi di Lipari, ci sembra un poco onesto. Gli chiediamo cosa farà da grande e ci risponde : “amigo, compra che poi mi presento alle elezioni e vedrai che invece di venderle le borse, le riempiamo. Capito?”

Reposta per primo quest’articolo