Ci sarà stato un momento in cui Marco Giorgianni avrà accarezzato la scrivania sottratta democraticamente a Mariano Bruno. Qualcuno dice dopo averla disinfettata sopra tutto da cimici ed eventuali altre fonti d’ascolto. Forse anche la sedia. Finita però la giusta goduria interrotta dai continui trilli telefonici o tic-toc alla porta, ci si accorge che l’inverno è vicino. Fin troppo. Toccherà lavorare notte e giorno e ancora notte. L’ora della ripartenza politica del comune di Lipari è scoccata da qualche stagione. La purezza credibile del nuovo ricambio parzialmente generazionale fa credere al credibile, salvo i soliti stolti suggeritori che vestiti da agnello girano intorno alla sede di piazza Mazzini con la fame dei coccodrilli politici. Se anche questa volta avverrà il baratto della politica con la politica nella spartizione delle isole, vuol dire che che in futuro è meglio affidarsi ai comici per barattare i voti con le risate e le risate con i voti.