Il reportage. Costa Smeralda&Turismo

acosta1.jpgQuando si parla di Costa Smeralda è impossibile non nominare PORTO CERVO, cuore pulsante di questo splendido acervo.JPGlembo di terra. Un tempo il borgo smeraldino era chiamato “Monti di Mola” ed era semplicemente un territorio solitario, abitato da allevatori e agricoltori che vivevano acervo1.JPGtranquillamente la loro vita in un ambiente sereno ed incontaminato. Adesso c’è Porto Cervo, da molti chiamata la acervo2.JPGcittà invisibile, architettonicamente parlando fatta prevalentemente di archi e di pietre, usati come ornamento, che si sostengono a vicenda. Porto Cervo Marina. I suoi simboli sono tre alberghi che da sempre rappresentano la Costa Smeralda: l’hotel Cervo, l’hotel acervo3.JPGacervo5.JPGPitrizza e l’hotel Cala di Volpe, sedi esclusive per un turismo di elite. L’hotel CERVO è acervo6.JPGubicato sulla rocca che sovrasta il porto, è una sorta di reggia per gli ospiti che con la sua collocazione accresce il rapporto dell’uomo con acervo4.JPGla natura. Intorno all’hotel Cervo si sviluppa il piccolo borgo di Porto Cervo. Su di un piano rialzato rispetto al porto, si estende la piazza centrale, teatro della vita quotidiana circondata da boutiques, dalle acervo7.JPGagenzie immobiliari, dalle oreficerie, da una farmacia, dalle librerie e dalle botteghe dai raffinati oggetti d’arte. Dal punto di vista paesaggistico Porto Cervo domina i promontori sul mare, la curva del porto e le ville sparse, immerse nel verde. architettoniche studiate per “ancorare” alle tradizioni dell’isola sarda tutta la Costa Smeralda, acervo9.JPGla quale pur rappresentando un luogo elitario non vuole rompere con la cultura, l’architettura e lo spirito delle tradizioni galluresi. Le costruzioni che sembrano più rudimentali sono in realtà le più raffinate.

Il reportage. Costa Smeralda&Turismoultima modifica: 2009-10-13T18:18:00+02:00da leonedilipari
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