Da Cagliari in linea Felice D’Ambra

fdambra11.jpgdi Felice D’Ambra

Il Carnevale impazza nei paesi e Città, ovunque, anche in Sardegna il Carnevale è simile ma solo nei paesi e Città costiere, mentre nell’interno, in Barbagia e a Oristano, si esibisce un altro Carnevale,  il “Carrasegare di festa e agonia”, diverso, inconsueto. Non sono feste da ballo allegre e spensierate come ovunque. Qui in Sardegna, nei paesi dell’interno, lo spettatore ammutolisce davanti ad una manifestazione di grande impatto emotivo quale è il Carrasegare nuorese. Qui, il pensiero corre indietro nel tempo e si ritrova d’improvviso nella preistoria, quasi si risvegliano lontani archetipi. Il Carrasegare, è assai diverso: da Ovodda a Ottana, da Bosa a Orotelli, da Fonni a Tonara  e soprattutto a Oristano, e Mamoiada. Le maschere, mimano un rito agrario, antichissimo per propiziare la fertilità della terra. Assistere oggi il Carrasegare è un’esperienza unica, che incide in maniera indelebile l’animo dello spettatore. L’impressione acarnevale16.JPGche produce su chi lo vede la prima volta, è talmente profonda che difficilmente dimentica. Il Carnevale di Venezia con tutte le meravigliose finzioni, non ha niente a che vedere con le orripilanti maschere dure del Carrasegare barbaricino, animalesche, che in ogni paese della Barbagia, sono diverse e rispecchiano tradizioni antichissime. La maschera del Mamuthones, è quella più rappresentativa in tutta la popolazione nuorese, che assieme agli Issihadores ( lanciatori del “Lazo”, che intende afferrare l’animale malvagio. La maschera di Ottana “Boes – Merdules, o Turpos” o quella di Orroli, Fonni, o di Ovodda, sono tutte maschere infere, che rispecchiano i riti antichi tramandati e niente hanno a che fare con la bellissima maschera della Sartiglia di Oristano. La famosa “Sartiglia” , antica maschera spagnola e de “Su Compoidori”,  personaggio  che non è uomo, né donna, ma che in costume, il Compoidori cavalca con maestria il cavallo che con una spada deve infilzare in corsa il  centro forato di una stella a otto punte, inserita in una fune e appesa tra i due muri, al centro della strada.  La spettacolare e antichissima manifestazione della Sartiglia, è un evento Internazionale di gran prestigio per Oristano, e per tutta la Sardegna, che richiama una moltitudine di giornalisti, troupe televisive e turisti da tutta Europa. Una spettacolare parata di cavalli e cavalieri rigorosamente in costume provenienti dalle province sarde che al suono della. banda  dei tamburini di Oristano e assieme alla benedizione dei Cavalieri, danno l’ inizio al Corteo. Importantissima è la preparazione della strada, il lungo corso del centro d’Oristano viene coperto con terra e poi battuta, ai laterali, delle balle di fieno separano la carreggiata dagli spettatori e dove è possibile, vengono sistemate delle tribune per gli ospiti che assistono alle evoluzione delle pariglie e singoli cavalieri. La vestizione del “Su Compoidori” è molto particolare, due graziose ragazze in costume sardo, vestono nei minimi particolari l’uomo o donna a cui spetta il diritto d’essere “compoidori”. Il Carrasegare in Sardegna, è basato esclusivamente sulla fertilità. In qualche paese della Barbagia, il Carrasegare è il periodo propizio per liberasi di qualche nemico. Approfittando proprio delle maschere e dell’oscurità. Il primo di marzo del 1992, in una via del centro di Fonni, nel paese barbaricino più alto della Sardegna, avevano ammazzato un giovane, conosciutissimo in paese. E’, stato assassinato, mentre in compagnia di amici era a cena in una trattoria, all’improvviso due uomini vestiti da donna. ” Sos omines in bardetta”, si chiamano così in Barbagia, questi uomini con la gonna, fulmineamente acarnevale15.JPGestratti i fucili da sotto la gonna, hanno sparato a bruciapelo e con velocità inaudita sono scappati via, dileguandosi nei vicoli del paese. (la scena è simile a quella del primo film “Il Padrino”, quando  Michael uscito dal bagno del ristorante, avvicinatosi al tavolo, spara al Capitano della polizia e al Turco). I due fuggitivi sono spariti nel nulla, sicuramente attesi da complici. Tanta è stata fulminea la scena e lo stupore, che tutti sono rimasti ammutoliti. Il giovane, è rimasto a terra, sanguinante e a nulla è valso il trasporto in ospedale di Nuoro, in quanto, è giunto cadavere, morto dissanguato. Un’antica leggenda barbaricina, narra che quando per Carrasegare si vedono per le strade gli “omines in bardetta”, qualcuno sarà ucciso perché con la sua morte, sarà simbolicamente bruciato il simbolo dei mali del paese. A, Fonni, nessuno ha mai dimenticato, che questo uomo fu ammazzato da due uomini vestiti da donna. “Sos omines in bardetta”. Non hanno mai dimenticato l’uccisione di quel giovane ucciso nel lontano 1° marzo del 1992. L’uomo, anche quando sbaglia, anche quando commette dei peccati, se li compie, bisogna prenderlo per quello che è, onorarne la memoria, rammentare i momenti di buon’ amicizia. Questo uomo, che per taluni era buono e per altri cattivo, forse lo conoscevano poco chi gli voleva bene, o lo conosceva poco, chi lo odiava. L’uomo reta tale, nella buona come nella cattiva sorte.

 

Da Cagliari in linea Felice D’Ambraultima modifica: 2010-02-16T07:56:00+01:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo