di Giusi Oliva

Morte a cielo aperto.

Morire a ventitrè anni per mano assassina in una serena sera d’inverno, la fine di una giovinezza vissuta in un paese di montagna a fare uno dei lavori più duri: il pastore.

Non si conosce il movente, ma si resta ammutoliti davanti a tanta ferocia.. guerra di mafia?

E’ un vera vergogna che nel terzo millennio si viva così barbaramente, arricchirsi con atti illeciti, aggredire perfino con la morte, non avere alcun timore di Dio e rispetto dei Suoi comandamenti.

Esistono tre cerchi: mafia, politica e chiesa – di questi la cerchia chiesa è quella da temere di più perchè fatta anche da “fedelissimi”che pregano Dio e fregano il prossimo.

Resta il fatto che esistono uomini pronti a sparare senza pietà, esecutori di un comando che porta dolore e sgomento negli uomini che vivono quotidianamente la loro esistenza nel rispetto delle leggi della terra e del cielo.