Da Padova in linea Antonio Famularo. Appunti di Viaggio

afamularo.jpgdi Antonio Famularo
 
Estate 2013, ‘distacco della spina’ dal lavoro, tempo di vacanze (meritate) e trionfo della… lentezza! Niente più orari, niente più orologi, anzi, per questa volta toglietemi pure il mio Breil! E’ bello partire in treno mentre Padova ‘dorme ancora’ e dopo un rilassante viaggio in treno scendere in perfetto orario (!), alle 16,19 dello stesso giorno, alla stazione di Milazzo; attesa senza ansia di un autobus urbano e catamarano per Lipari alle 17,45…  Lipari finalmente! La cerco con gli occhi e l’abbraccio con lo sguardo. Sono a Lipari, Euterpe, libero, solo con i miei pensieri, le mie emozioni, con una parte di me e della mia storia; mi guardo intorno e ricerco me stesso nei luoghi che mi sono ancora familiari. Giorni piacevoli di quiete e serenità trascorsi a leggere, continuare a scrivere un nuovo romanzo (‘Regalami un Sogno’) e rivedere i testi e le musiche di nuove canzoni.
 
E’ stato anche molto piacevole da Marina Lunga (ospite da mia sorella) recarsi al ‘Pozzo’ e incontrare vecchi amici e conoscenze, confondersi tra la gente e fare la spesa o altri acquisti… o solo per il piacere di passeggiare lungo il ‘Corso’ immaginandolo con tutti i suoi originari negozi negli anni giovanili: le passeggiate sui marciapiedi usciti dalla scuola con i libri legati da una cintura elastica stretti sotto il braccio e le canzoni della colonna sonora della mia spensierata generazione diffondersi dal juke-box della ‘Latteria’, o il gelato al gianduia come solo il vecchio Restuccia sapeva fare. Pomeriggi trascorsi in veranda, assopito con la Gazzetta del Sud tra le mani, con i suoi resoconti sulla politica e sui fatti di cronaca, registrando incendi, furti e qualche rapina anche alle Eolie. Non si può fare a meno di notare i tanti manifesti pubblicitari fare bella mostra di sè su attività socioculturali quali, ad esempio, mostre, convegni, teatro, concerti e altro, e chiedersi: qual è la ricaduta positiva di tutte queste lodevoli attività e iniziative sulla comunità locale (ancor più che sul turismo), in particolare quella parte più giovane?
 
Se è vero che ‘fatti non fummo per viver come bruti, ma per acquistare virtù e conoscenza’, ciò dovrebbe essere accompagnato da una crescita culturale e lo sviluppo di una coscienza civile da cui deve poter venire fuori una classe dirigenziale che non sappia solo amministrare la ‘cosa pubblica’ e quel ‘patrimonio’ eoliano che il mondo riconosce, ma anche sapere salvaguardarlì con politiche lungimiranti essendo anche custodi gelosi della propria identità culturale e padroni della propria storia. Ciò richiede, nel piccolo, l’impegno civile e il prezioso contributo di ogni singolo individuo, visto che le Isole sono prima di tutto patrimonio di ogni singolo individuo, di chi vi dimora stabilmente e di chi le abita anche saltuariamente. Purtroppo bisogna ammettere che la Scuola ha perso da tempo quell’indirizzo ‘umanistico’ che la rendeva un punto di riferimento a livello educativo, pedagogico e didattico, per asservirsi a ufficio di selezione o pre-collocamento per l’individuazione di risorse umane (‘talenti’) ai quali spianare o agevolare il percorso.
 
Così assistiamo ad una crescita di ‘giganti’ in campo scientifico e tecnologico e di ‘nani’ in campo morale, con tanti (purtroppo!) eventi devianti e/o delinquenziali alimentare tristemente la cronaca quotidiana. A mio parere un lavoro ‘educativo’ di questo tipo andrebbe pianificato, nel tempo, partendo dal ‘basso’, facendo interagire le scuole locali di ogni ordine e grado con agenzie culturali esterne, come ad esempio il locale Museo Archeologico, che non dovrebbe essere solo il magazzino visivo dei tanti (e bellissimi!) reperti.  Faccio un esempio pratico di come potrebbero interagire fra loro, con una ricaduta positiva sulla formazione dei giovani che nel loro territorio saranno chiamati  comunque a dovere svolgere un ruolo, per sé stessi, per gli altri, e con gli altri. Un progetto, ‘Impara il Museo / Per un Museo aperto’, andrebbe rivolto alle scuole  (dall’ultimo anno della scuola dell’infanzia, alla scuola primaria, secondaria inferiore e superiore) e avrebbe lo scopo di avvicinare bambini e ragazzi alla cultura  storico-artistica della città e del territorio.
 
Le visite guidate per le classi verrebbero realizzate avvalendosi della mediazione di personale specializzato convinto che il museo possa realmente rappresentare la ‘memoria attiva’ della comunità alla quale appartiene solo se viene regolarmente frequentato anche dagli utenti  più giovani e dai loro insegnanti. I beni culturali conservati nel museo e i monumenti/riferimenti della città sono infatti una diretta testimonianza della creatività, del costume, delle conoscenze, della capacità tecnica di una società e, come tali, importanti documenti, fonti dirette di informazione, prezioso legame tra passato, presente e futuro. E’ in quest’ottica che andrebbe avviata una serie di proposte a cui le scuole dell’Arcipelago potrebbero partecipare per approfondire argomenti e temi trattati a scuola e quindi utilizzare il museo e il patrimonio urbano locale quale abituale strumento didattico. Considero comunque positivo che nelle Isole vi siano allo studio o in cantiere dei progetti, perché avere cura e salvaguardare il territorio non vuol dire necessariamente imbalsamarlo, ma comunque si attui la progettualità delle opere e strutture da realizzare,  vi è sempre la necessità di disporre dei ‘talenti’ giusti per amministrarla… e la scuola,  riappropriandosi del proprio ruolo di guida ‘formativa’, può fornire delle solide e durevoli basi.
 
Mia cara Euterpe, a Lipari ho trascorso anche delle tranquille serate; sono stato così bene da non sentire nemmeno il desiderio di uscire; sul Corso c’era troppa confusione di ritmi, musiche e suoni che mal si conciliavano tra loro, troppa gente rumorosa e la difficoltà di passeggiare gustandosi lo ‘struscio’. Solo un paio di sere sono sceso a Marina Corta ma… era l’ombra di sè stessa e di quel ‘salotto’ naturale che avrebbe dovuto e potuto essere: un luogo di di quiete e di attività culturali, senza rumori nel porto di ancore e di catene. Così, mia Cara, ho organizzato con calma l’agenda delle mie vacanze eolianee mi sono preso tutto il tempo che ho voluto per andare nelle altre isole. Ma…Te ne parlerò nella mia prossima corrispondenza.    (Continua)
 
– Caro Bartolino, Volevo scriverti prima, ma essendo iniziato da poco il nuovo anno scolastico (con varie riunioni relative agli orari, calendari e assetti organizzativi) non mi è stato possibile. 
Intanto desidero complimentarmi per i successi e i giusti riconoscimenti dovuti al tuo lodevole impegno e alla tua professionalità, supportati da tanta passione e tenacia, per avere saputo creare col ‘Notiziario’ un imprescindibile punto di riferimento per tutti gli Eoliani, ‘vicini e lontani’, e per quelli (tantissimi!) che amano anche le nostre Isole. Sei riuscito, a differenza di tanti politici che hanno disatteso, spesso con disinvoltura, il loro mandato elettorale, a ‘riunire’ tutti, facendoci sentire utili alla ‘comunità’ intera e tenuti in considerazione, dando spazi di ‘ascolto’ e  libertà di espressione, permettendo in tal modo di dare un contributo al bene comune.

Sfogliare e leggere il ‘Notiziario’ fa sentire veramente di essere come ‘a casa’!  Con la presente ti comunico di accettare la proposta che mi hai fatto questa Estate di tenere una ‘rubrica’; pertanto ogni Sabato (mio giorno libero dalla Scuola) invierò un mio articolo su tematiche socioculturali eoliane (e nazionali, anche del Veneto, che in qualche modo possono essere  collegate  per varie ragioni ad aspetti socio-culturali eoliani). Tali articoli potrai dunque pubblicarli per la giornata di Domenica. Il titolo che ho scelto per la Rubrica ‘domenicale’ è  “Appunti di Viaggio” e la prima serie di articoli prende in esame alcune mie valutazioni su alcuni aspetti delle nostre Isole constatati e considerati di persona durante le mie  recenti vacanze estive alle Eolie. Ovviamente, pur tenendo presente quella realtà che è sotto gli occhi di  tutti,  i ‘contenuti’ degli articoli saranno  sempre ‘proposti’ in un’ottica ‘costruttiva’ e positiva. Ad accompagnarmi in questi  ‘viaggi’ e nel prendere ‘appunti’ a volte vi sarà una ‘referente’ e interlocutrice alla quale darò  il nome di “Euterpe”, una delle 9 Muse del mito greco, ispiratrici delle Arti e della creatività artistica nella sua  multiforme espressività. Pensando di fare una cosa gradita con questa iniziativa, e ringraziandoti di tutto sin d’ora, ti saluto caramente con l’affettuosa stima di sempre. Un caro saluto per il tuo staff e collaboratori tutti, in particolare il mio carissimo amico Massimo Pagliaro.

Da Padova in linea Antonio Famularo. Appunti di Viaggioultima modifica: 2013-09-22T09:20:00+02:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo