Da Parigi in linea Ennio Pouchard

epouchard.JPGdi Ennio Pouchard

Nel libro dal lungo titolo, Mes années au Palais Royal, Entre Pizza et Comédie , dell'”eolian-parigino” Antonio Speziale rievoca una favolosa aspeziale.jpgserie di incontri da lui vissuti a partire dagli anni Settanta, in una parte di Parigi legata alla Francia di Richelieu e tra le più dense di storia. Tutto si svolge, ed è narrato come se accadesse oggi, nel ristorante condotto e animato dall’autore, al 26 di rue de Beaujolais. Il locale, tuttora rimasto immutato, si trasformava ogni sera in una culla di fermenti e di legami veramente unici, sia artistici, sia, soprattutto, profondamente e spessissimo gioiosamente umani. Commediografi, registi, attori e gestori del Théatre du Palais Royal, situato proprio di fronte, sull’altro marciapiedi, vi si affollavano dopo lo spettacolo, decisi a riprendere le recite appena terminate, o a inventarne di nuove lì per lì, tra libagioni e squisitezze: fatte, queste, di saporosi ricordi, con il fondo ricco e sostanzioso che Antonio si era portato dalle isole dov’è nato, nel mare di Sicilia, e qualche pizzico (o più, a seconda dei casi) che gli è rimasto dal tale o dal talaltro dei luoghi che formano la collana della sua vita avventurosa. Assieme a quei frequentatori c’era un pubblico vario di amatori-intenditori del teatro di prosa, proveniente da ogni parte del globo.

Altra gente, infine — personaggi del cinema, applauditi divi della canzone, scrittori, critici, artisti, richiamati da quelle presenze e da Antonio stesso, cabarettista e intrattenitore infaticabile, entusiasta, generoso di sé, capace di dare e accettare l’impegno della vera amicizia – contribuiva a prolungare le serate, fino a farle diventare notte fonda, e qualche volta alba luminosa. Le più di cinquanta figure che s’incontrano nel libro non rappresentano personalità disunite, ma un’unica realtà sfaccettata, un documento storico senza pari, mosso dalla freschezza di una narrazione che da Jean Gabin passa agilmente a Catherine Deneuve, Domenico Modugno, Claudia Cardinale, Sylvester Stallone, Jeanne Moreau, Serge Reggiani, Simone Signoret, Yves Montand… Non c’è ombra di nostalgia in queste memorie. Antonio Speziale sa far rivivere le occasioni e i momenti di quegli incontri con grande semplicità, rendendoli efficacemente armoniosi. O meglio ancora — mi permetto di dire, conoscendo e ammirando le sue qualità di compositore — squisitamente musicali.

Da Parigi in linea Ennio Pouchardultima modifica: 2011-01-11T19:05:00+01:00da leonedilipari
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