Ma se a te Silvio desse sei milioni di euro? Una domanda che risuona e fa riflettere. Se fortunatamente o sfortunatamente ci imbattessimo nel magnanimo Papi che anziché dispensare consigli – cosa che sarebbe consona a una persona della sua età- ci offrisse una lauta ricompensa o un regalino per il proseguimento dei nostri studi in cambio di qualche favore o semplice visita cosa risponderemmo? La domanda è lecita ma neanche troppo retorica. In questi giorni la campagna mediatica ha detto tutto. Stralci d’intercettazioni, manifestazioni di piazza, Inviti perentori alle dimissioni. Eppure la donna non è la prima volta che è trattata alla stregua di un accessorio da esibire e mostrare. “La tv: qui la donna è considerata a tutti gli effetti un essere inferiore: viene delegata a incarichi d’importanza minima, come per esempio informare dei programmi della giornata; ed è costretta a farlo in modo mostruoso, cioè con femminilità. Ne risulta una specie di puttana che lancia al pubblico sorrisi di imbarazzante complicità e fa laidi occhietti. Oppure viene adoperata ancillarmente come “valletta “. Queste parole le scriveva Pasolini molto tempo fa e sicuramente, se l’artista avesse potuto assistere all’evoluzione della donna nella società, non avrebbe risparmiato critiche più audaci. Appelli insistenti hanno come leitmotiv ” Se non ora quando”. Credo che ” Se non ora Sempre” sarebbe più calzante a una situazione che è nata e persiste già da molto tempo. Non so cosa farò nella mia vita, finirò gli studi, diventerò la giornalista degli articoli non scritti. Beh forse sì o forse no ma sicuramente ad una domanda del genere vorrei poter rispondere. ” No, grazie, Silvio . Con quei soldi, comprati la dignità. In nome di tutte le donne che non si sentono rappresentate da quelle da te promosse.
Da Roma in linea Claudia Benassai
Da Roma in linea Claudia Benassaiultima modifica: 2011-02-15T15:01:15+01:00da
Reposta per primo quest’articolo