Da Torino in linea Michele Sequenzia

msequenzia.jpgdi Michele Sequenzia
Leggo con una certa tristezza  mista a rammarico quanto scrive la Signora  Giusi Oliva nata Stromboli, le cui parole dovrebbero toccare i cuori di tutti coloro che hanno responsabilità Amministrativa di un territorio come le Eolie, nel suo insieme sempre piu esposto alle speculazioni politiche di una certa casta di profittatori che goverrna  per meri suoi interessi.
 Nessun accenno  per la cultura che viene dileggiata come ” di sinistra”. Tutta l’italia ne sta soffrendo, il nostro patrimonio ambientale e artistico è a rischio di estinzione. La nostra lingua, una delle piu belle del mondo,  perde d’importanza. Mi sento come italiano defraudato da una banda di ladroni.   Il triste è che il turismo – come concepito ai nostri giorni- ha contro ogni logica, effetti devastanti in ogni senso.
 
Questa estate a Visby, i miei amici svedesi mi hanno offerto di stare accanto a loro, di vivere gomito a gomito, con le loro antiche tradizioni, soggiornando in  un raro angolo di paradiso nell’isola di Gotland, con tanta gente di ogni parte del mondo.
Mi hanno permesso e,  sono loro immensamente grato,  di  conoscere cosa intendono  gli svedesi, per   turismo di qualità,  senza essere massacrato e torturato dai vari Tour Operators che, con i loro pesanti, mastodontici, ingombranti bus turistici, stipati come sardine,  offendono, giorno dopo giorno, il bel paesaggio Italiano.  
 
 A Visby, il “Turismo di qualità”  non è mai in crisi, ma cresce di nuovo entusiasmo, rinnovandosi con tante proposte culturali. Se  confrontato a soldoni, come gettito erariale , grazie alle sue  generose entrate comunali e la sua saggia Amministrazione, è sempre piu in attivo consentendo nuovi investimenti. A Visby non esistono Notti Bianche, l’orrendo consumismo sessul-guardone come avviene da noi,  perchè la sua filosofia,  (kommunfullmäktige),  ha scelto di investire tutto in  cultura, arte, territorio e ” ambiente”  con il concorso di antiche  università (tra cui Uppsala) e vari benefattori, offrendo il massimo comfort spirituale ai milioni di turisti che ogni anno la frequentano.
 
Parola d’ordine a Visby: offriamo serenità, piacere di vivere, stimolo intellettuale e pace ai turisti.  Pur essendo un microscopico porticino sperduto nel Baltico, opera con tanta intelligenza, guarda al futuro di nuovi mercati, è aperto a tutti, sa colloquiare,sa dove andare,  lavora con serietà in accordo con i desideri della sua popolazione residente, che vive in sintonia con i milioni di turisti.
Mi risulta, da quanto mi dicono, che Visby non ha bisogno di vendere beni Comunali o di far erigere nuovi porti di attracco con nuove barriere marine per nuovi investimenti privati. Tutte cose che fannno parte dell’archeologia delle Amministrazioni passate, assieme ad un governo che si regge solo con la mera astuzia dei numeri.
Da Torino in linea Michele Sequenziaultima modifica: 2011-09-16T17:59:28+02:00da leonedilipari
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