Da Torino in linea Michele Sequenzia

msequenza.JPGdi Michele Sequenzia

La proposta del “Centro Studi di Lipari” di un programma di studi relativo alla “controversia liparitana” iniziata nel lontano del 22 gennaio 1711, è tema di sicuro interesse per molti studiosi e ricercatori. Come ben scrive Michele Giacomantonio “è auspicabile ed urgente  una forte riflessione sul potere, sulla sua pervasività, sulla sua insofferenza a stare in confini ben predefiniti, sulla tendenza a prevaricare nei confronti di altri poteri. Si pensi solo   per fare un esempio, a che cosa sta accadendo oggi in Italia fra potere politico e potere della magistratura”.  Assolutamente d’accordo. 

Mi duole constatare con quanta apatia e  disinteresse, la maggioranza degli italiani ,  guardi, oggi 22 gennaio 2011, al gravissimo “ Niet” del Presidente del Consiglio chiamato in causa dai giudici di Milano. Non ne vuole proprio sapere, da vero Superman, perché i giudici di Milano sarebbero  “ incompetenti”!. Ma allora quale sarebbe  il “ reale” potere dei giudici , se un cittadino italiano di alte responsabilità politiche, Capo del Governo, alla guida di una Nazione,   si rifiuta di comparire, perché i suoi legali lo hanno consigliato in tale modo? Ma di quale tipo di moralità è costui dotato?

Mi chiedo allora dove sia finito il suo tanto decantato  “ Patto con gli Italiani”, il suo prorompente dinamismo, il suo alto proclama di lavoro per un milione di cittadini, di crescita continua di fabbriche ed aziende, di grandi opere, dal Brennero a Capo Passero,  e soprattutto di enormi riforme, come il “ Federalismo” che avrebbero dovuto trasformare il nostro Paese in una potenza almeno pari alla Cina di oggi? Al contrario, io non vedo che macerie,  un Paese stanco , travolto dagli  scandali, vecchio , cadente, impoverito, stressato, con una classe dirigente abulica,balbettante, incapace di stare al passo con i tempi.

Oggi , 22 gennaio 2011, al contrario di quanto avvenne il 22 gennaio 1771, non si tratta di semplici “ controversie” o “ trattati di accomodamento”, non ci sono due Stati sovrani in guerra, due sovranità che si fronteggiano a braccio di ferro, per una partita di 800 grammi di ceci. La posta in gioco è ben altra: l’esistenza o meno della Repubblica democratica, fondata sul lavoro, entrata in vigore il primo gennaio 1948. Non ci sono , oggi,   semplici “tentativi di tracimare”- , ma in realtà si tratta di un nuovo violento  attacco alle Istituzioni democratiche. La legge è uguale o no, per tutti i cittadini? Non sono un giurista, ma, visto ed udito ciò che succede oggi, , e di quali vergognose nefandezze stiamo  trattando note in tutto il mondo, sono  molto preoccupato- come cittadino responsabile-  per i miei diritti costituzionali e per quelli dei miei figli .

Oggi il Parlamento della Repubblica – diciamolo senza nasconderci dietro il solito dito –  è esautorato, è stato acquistato in blocco. Legifera sotto padrone. Domani che cosa succede con la magistratura, ridotta allo stesso guinzaglio? Basteranno 10 milioni di firme di cittadini per riacquistare dignità politica di  fronte al Mondo che ci guarda allibito? BalleUna volta che il potere politico  e con esso il potere economico e finanziario che lo sostiene, avrà fatto “ breccia” anche nel cuore della magistratura, fino al CSM, dove andranno a finire i nostri sacrosanti diritti dell’Uomo e del Cittadino?

Da Torino in linea Michele Sequenziaultima modifica: 2011-01-22T17:15:00+01:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo