di Romana Villari*

Traendo spunto dal dibattito sul colore degli edifici, e considerando la progettazione del paesaggio un elemento fondamentale per accrescere la qualità dei luoghi, specialmente quelli come le Isole Eolie, patrimonio internazionale, e turistico, propongo di capire meglio cosa siano i Piani del Colore, partendo da quello di Torino che così viene definito:” il Piano del Colore è un progetto di riqualificazione dell’immagine della Città che regola il corretto svolgimento delle operazioni di coloritura, pulitura e restauro delle facciate, o di parti di esse, e di manufatti di arredo urbano nel territorio comunale. Il Piano del Colore si pone come obiettivi principali:
– la valorizzazione degli scenari fisici della Città;
– la conservazione e la tutela del patrimonio edilizio;
– l’evoluzione nella collettività dell’apprezzamento estetico per il colore;
– la leggibilità e la riconoscibilità delle stratificazioni dei diversi tessuti urbani.”

Il Piano del Colore prevede delle sanzioni, ed ha un iter procedurale definito. E’ un elemento fondamentale per la riqualificazione paesaggistica, e non è avulso dalla progettazione dell’arredo urbano, ma con essa va coordinato per consegnare ai fruitori un’immagine integrata.

Nell’ultimo decennio sempre maggiori comuni, anche quelli minori, si sono dotati di uno specifico piano che da un lato potesse conservare la realtà storica del costruito senza snaturarla, dall’altra potesse restituire un’immagine armonizzata del nuovo. Importantissimo strumento anche per la realizzazione di nuova progettazione in zone di nicchia come Portofino, grazie all’oculato interessamento da parte degli amministratori locali, potrebbe diventare un utilissimo strumento di valorizzazione e promozione per tutto l’Arcipelago!

*Architetto