Eolie, da una “frontiera” la chiesa potrà essere esempio per tutti

bferlazzopiccola.jpgdi Bartolino Ferlazzo

Non vuole e non potrà mai essere una provocazione, ne tanto meno un atto ” blasfemo “, ma un ragionamento semplice, logico, umano; non vuol e non può essere un atto di accusa versa la chiesa, ma una semplice constatazione di fatto.-
La chiesa a Lipari, frontiera, non ha mai preso da un decennio ad oggi, una posizione, non ha mai fatto sentire la sua voce, non ha mai avuto una reazione seria , forte, scandalizzata,  davanti al continuo degrado sociale e morale della nostra gente, dei nostri giovani, il tutto aggravato da qualche anno a questa parte, da una recessione internazionale senza precedenti, ma che a Lipari si vive in modo molto più accentuato.-
Cos’ ha fatto e cosa fa la chiesa ? si è arroccata, quasi isolata, ripiegata su se stessa principalmente da parte di chi avrebbe dovuto intervenire, non è stata profferita    parola, lasciando    in balia    di se    stessi    principalmente    giovani che soffrono un’ insicurezza esistenziale che genera sconforto e delusione, ed è proprio in questi frangenti che si è avvertita la lontananza della chiesa, ed i giovani affogano problematiche gravissime nelle nottate ai bar, nell’ alcol e quant’ altro, dimentichi di una realtà denigrante della loro dignità.-
La bella stagione, ormai andata, ha acuito questi problemi e l’ incuria, la negligenza, il disimpegno, l’ ignavia, la cattiveria hanno portato ad uno stato di degrado oltre il quale esiste sola < l’ anarchia che produce odio, distruzione, morte sociale economica e morale > che ha come base la disgregazione, forse irreversibile, della famiglia, nucleo primario di una società civile; ed in questo contesto, la chiesa eoliana perché non ha fatto sentire la sua autorevole voce, la sua presenza indispensabile, che avrebbe potuto alleviare tanta sofferenza e disagi ?
E’ ingiusto quel sistema che compromette la dignità umana, ma proprio in questo sistema si è specchiata la chiesa eoliana, a nessun livello, si è scelto per i giovani, per programmare il loro futuro, anzi, lasciando gli stessi nel limbo dell’ attesa dell’ attimo dell’ illusione, della pochezza di un attimo di perversione che ti attanaglia sempre di più ed a cui non sai dire di no, perché sei solo e, nessuno ti ha aiutato, ad avere la saggezza ed a conoscere la vera bellezza della vita donataci da Dio.-

Mons. Gaetano Sardella, potrà all’ infinito, nelle sue omelie, denunciare la mancanza di comunicazione, di valori, di eticità di cui sono privi i giovani, se non per azioni illecite, potrà dannarsi l’ anima nel tentativo di recupero, qualche volta riuscito fortunatamente, quando manca la base, ossia la famiglia, perno centrale e centralità della vita e del mondo non solo ed esclusivamente sociale, culla di cultura, di educazione, di morale, di valori, come si potrà mai parlare di rispetto e comprensione, se anche nella famiglia queste doti sono assenti, se ogni azione viene sempre giustificata in seno alla stessa e dunque di riflesso in seno alla collettività ?
Mons. Sardella, PRETE, che bel termine questo, d’ assalto, pensa ai giovani come futuro immediato e remoto di queste isole ma E’ SOLO; mentre altri, fanno solo orario d’ ufficio, fanno i burocrati dietro una scrivania nei loro bei palazzi, questa la grandissima ed insuperabile differenza, ma per questo lo rende più vero e veritiero.-
Non è e non lo sarà mai un elogio verso Mons. Sardella, da parte nostra, ci conosce molto bene, per sapere che non concediamo sconti a nessuno, ma un giusto riconoscimento ad un prete, ad un uomo adesso lasciato solo, principalmente da parte di chi dovrebbe portargli riconoscenza e rispetto, in un mare troppo tempestoso, lasciato solo anche da quelle famiglie per cui si è sempre adoperato, da quelle famiglie tirate su da momenti terribili ed indescrivibili anche a livello materiale, lasciato solo a combattere una guerra troppo grande per lui.-
Lipari, in questo senso, ha bisogno di un pastore che conosca a fondo il tessuto sociale eoliano, i guasti prodotti in questi anni ed in questi ultimi tempi, la miseria, la povertà, fatti questi che solo quando il Vescovo risiedeva a Lipari toccava con mano, la chiesa era vicina ai deboli, ai bisognosi, ai poveri perché il pastore era vicino.-
Non bastano omelie e sermoni vari, nelle grandi ricorrenze (martedì Santo o festa del Santo Patrono) non basta un prete eroico e disponibile per cambiare e modificare alla radice il tessuto sociale, umano e perché no politico di queste terre, il capo di questa chiesa eoliana, metta  in atto tutto il suo potere, che non è da poco, prenda decisioni forti che agli occhi di pochi    possano   sembrare    impopolari, che    diano  una   scossa  ad una comunità che ormai veleggia verso la deriva, sull’ abbrivio dell’ inutilità, e prenda atto e coscienza del diverso – modus vivendi – cambiato negli ultimi tempi, Lipari e le Eolie hanno bisogno, anche, di una guida e non avendone trovata una politicamente seria e valida, in tanti la cercano nella chiesa, che in questo momento è assente, lontana, quasi menefreghista, verso una realtà sociale ed umana a cui da molto tempo non ha saputo e voluto dare aiuto e  risposte, a cui ha voltato le spalle, ad una realtà che non ha saputo o voluto comprendere e quindi aiutare, Lipari ha bisogno di una guida spirituale e umana costante, vicina, oseremmo dire valida e capace, presente ed autorevole, forte ed umana che in questi ultimi anni è mancata, per una seria di motivazioni non giustificabili agli occhi della gente.-
Le colpe vanno equamente divise e, la chiesa ha le sue che sono maggiori di quelle dei politici o politicanti, Lipari è stata sempre vicina al suo Vescovo, ma non ha esitato un attimo a cacciarlo via, adesso è il contrario il Vescovo ha lasciato queste terre, facendo mancare la sua voce, abbandonandole a loro stesse.-
Grazie Mons. Gaetano Sardella, a nome di tutti, anche di quelli che adesso sono impegnati in faccende che nulla hanno a che vedere con la chiesa e con i suoi compiti di umanità e di cristianità e, che nulla hanno a che vedere con la salvezza delle anime, e rimettiamo il nostro domani, il domani dei nostri giovani, dei nostri figli nelle mani del buon Dio, sperando che Lui abbia il tempo e principalmente la voglia di volerlo fare.-
Eolie, da una “frontiera” la chiesa potrà essere esempio per tuttiultima modifica: 2013-11-01T16:59:01+01:00da leonedilipari
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