Eolie, il commissario Luigi Pelaggi. Il ministro “ombra”

di Giorgio Mottola

lpelaggi.jpgPOTERI. Ai più il suo nome non dice molto. Ma nella galassia berlusconiana, l’avvocato Luigi Pelaggi sta prendendo sempre più quota: da plenipotenziario della Prestigiacomo a piccolo Bertolaso ambientale.

C’è un uomo al Ministero dell’Ambiente che la Prestigiacomo consulta prima di ogni decisione. Non a caso, la ministra gli ha affidato le deleghe più delicate del proprio dicastero. Nel giro di due anni, è riuscito a diventare il Bertolaso delle emergenze ambientali, districandosi audacemente tra poteri commissariali e conflitti di interesse. Si chiama Luigi Pelaggi, capo della segreteria tecnica del ministro Prestigiacomo e avvocato ben introdotto nei salotti dei poteri forti italiani.
 
Ai più il suo nome non dice molto. Ma nella galassia del potere berlusconiano, Pelaggi sta prendendo sempre più quota. La carica di capo della segretaria, per ora, gli consente di mantenere un profilo “relativamente” basso, tenendolo al riparo da polemiche sull’incompatibilità tra i sui numerosissimi incarichi: dallo scorso aprile è commissario per l’emergenza bonifiche nell’area ex Sisas a Pioltello, in Lombardia; da luglio 2009, commissario per l’emergenza idrica nelle Eolie; fin dal 2008 gestisce di fatto la cassa del dicastero all’ambiente, in quanto presidente della Commissione ministeriale di valutazione degli investimenti; è presidente del parco nazionale delle Egadi, da prima che venisse costituito; è membro del Cda della Sogesid, società in house del Ministero che si occupa di bonifiche; lo scorso anno anche Alemanno lo ha premiato, nominandolo nel consiglio di amministrazione di Acea, azienda comunale dell’energia e dell’acqua; è sempre lui ad essere il referente ministeriale per la realizzazione del Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti; sarà infine quasi sicuramente uno dei due membri in quota Prestigiacomo nell’Autorità di controllo sull’energia nucleare (gli altri due saranno nominati dal Ministero per lo sviluppo economico che dovrebbe essere il soggetto controllante).

 
Va lontano e viene da lontano
La cosa che balza gli occhi scorrendo il suo curriculum è che, prima di diventare capo al Ministero, Pelaggi non aveva alcuna competenza o esperienza nel settore ambientale. Ma forse non è per questo che il ministro Prestigiacomo lo ha scelto. La ministra siciliana infatti lo aveva voluto a capo della segreteria tecnica anche nei cinque anni in cui è stata Ministro per le Pari Opportunità. Pelaggi è uno che va lontano, ma soprattutto viene da lontano. Supera l’esame da avvocato nel 1980, a 26 anni, e l’anno successivo diventa già il responsabile dell’ufficio legale di Assocredito, l’associazione sindacale degli istituti di credito italiani, di cui sarà dirigente dell’area affari generali tre anni dopo. All’inizio degli anni ‘90 passa invece a Confindustria, dove dirigerà l’Ufficio legislativo. La svolta per la carriera di Pelaggi arriva però nel 2001 con la nomina della Prestigiacomo a capo della segreteria ministeriale. Pochi mesi dopo, le più grandi aziende italiane lo chiamano come consulente: Telecom, Pirelli (viene nominato tra l’altro nel novembre del 2001 responsabile dell’ufficio della direzione affari pubblici della Pirelli Real Estate), Ferrovie dello Stato, Finesil, Assoimmobiliare. Tutti lo vogliono.
 
L’emergenza idrica alle Eolie
Qualche polemica intorno a Pelaggi comincia ad essere sollevata in Parlamento dopo la sua nomina a commissario per l’emergenza idrica nelle Eolie. Per risolvere definitivamente la cronica carenza di acqua, la Prestigiacomo toglie la delega commissariale al prefetto di Messina e la affida a Pelaggi. Mentre lui è commissario, arriva al Ministero una proposta da parte di una società tedesca, la “Aqua Blue”. L’azienda straniera offre ai siciliani dissalatori di nuova generazione che porrebbero fine all’emergenza idrica con costi per i cittadini 12 volte più bassi rispetto a quelli proposti dalle società che hanno avuto l’appalto nel 2002. Al momento l’incarico per la costruzione dei nuovi dissalatori (un affare da oltre 35 milioni di euro) è nelle mani della Sogesid. Sull’affidamento dei lavori l’Autorità garante della concorrenza ha aperto un ‘inchiesta: la gara per l’assegnazione dei lavori era stata vinta da un’altra società nel 2001, la Lolli spa; fu poi il nuovo sindaco di Lipari, fresco di nomina a commissario, che annullò tutto e diede l’incarico alla Sogesid. Data l’enorme convenienza dell’offerta, l’Aqua Blue avrebbe potuto scalzarla. Ma il Ministero all’Ambiente ha rimandato al mittente la proposta e ha confermato pochi mesi fa la Sogesid.
 
Sogesid per tutte le emergenze
La società in house del ministero compare anche in un’altra emergenza affidata all’intraprendente capo gabinetto della Prestigiacomo: la bonifica dell’area ex Sisas di Pioltello Rodano, che avrebbe dovuto compiere Giuseppe Grossi prima di finire in carcere. Lo scorso 30 aprile, Guido Bertolaso ha nominato Pelaggi commissario con il compito di gestire 60 milioni di euro, stanziati dal Governo per risanare l’intera zona. Sarà Pelaggi a nominare il soggetto attuatore. Intanto, la Sogesid è già stata investita di uno dei ruoli più delicati della vicenda: gestire le gare di appalto. Sul suo sito è stato pubblicato il primo bando che ha per oggetto «l’attività di supporto al progetto preliminare di bonifica delle acque di falda».
 
Sistri, spunta Stornelli
Ben più intricata è la questione del Sistri, il software, imposto dalla comunità europea, che consentirà di seguire il percorso dell’immondizia dal ritiro alla discarica. Pelaggi è stato l’uomo incaricato dalla Prestigiacomo di seguire l’iter di realizzazione. Tutta l’operazione è stata coperta dal segreto di Stato. Il Ministero non ha fatto un bando di gara pubblico, provocando così un ricorso al Tar di 6 aziende informatiche, specializzate in software ambientali. L’appalto è stato affidato direttamente alla Selex Service Mangement, di cui è amministratore delegato Sabatino Stornelli, colpito da provvedimento giudiziario pochi giorni fa nell’ambito dell’inchiesta sull’appaltopoli aquilana. Stornelli ha alcune cose in comune con Pelaggi. Viene da Telecom, di cui l’avvocato è stato consulente, ed ha ricoperto il ruolo di presidente di Telespazio, che fa parte del Consorzio Agrisian presiduto da Pelaggi tra il 2004 e il 2006. I due poi, pare siano sono molto amici. 

Fonte: Terra New

Eolie, il commissario Luigi Pelaggi. Il ministro “ombra”ultima modifica: 2011-01-08T17:02:10+01:00da leonedilipari
Reposta per primo quest’articolo